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Politica

3 minuti e 39 secondi di lettura
di Eva Perasso

Nel cassetto dei ricordi di Ilaria Cavo, oggi deputata della Repubblica, ci sono tantissime fotografie: sono i suoi ricordi di infanzia, sulla neve con il papà, abbracciata alla mamma, davanti a un bellissimo mazzo di rose rosse, ma anche tanti momenti professionali, dagli anni a Primocanale, il G8 e le lunghe dirette, la politica e la stanchezza (felice) dopo i risultati elettorali.
Raccontano la sua vita, che Ilaria condivide nel nuovo appuntamento con Donne di Liguria, il format di Primocanale che racconta in modo autentico il dietro le quinte delle protagoniste della nostra regione, concedendosi di coglierne il lato più umano e privato.

Da bambina pensavo di fare l'insegnante

"Il giornalismo era quel che volevo fare nella vita, anche se da piccola pensavo di fare l'insegnante", così risponde Ilaria Cavo alla domanda sui primi sogni. "Col passare degli anni ho fatto uno stage dove ho visto una redazione e poi sono arrivata a Primocanale. Qui sono cresciuta, ho imparato tanto, si è creduto in me, sono stata direttrice grazie alla fiducia che mi ha dato Maurizio Rossi. Ci sono stati momenti importanti, c'è stato il G8 e poi sono arrivati Porta a Porta, Mediaset…", continua Ilaria Cavo.

La politica? Una telefonata, ho scelto in 30 secondi

E poi la politica. Tutto nacque "perché mi è stato chiesto. Grazie al lavoro fatto, all'essere persona riconoscibile e stimata in Liguria, nel 2015 mi ha chiamato Giovanni Toti, ero a Milano, ma ci ho messo 30 secondi per decidere che volevo tornare nella mia città, nella mia Liguria". Gli insegnamenti del giornalismo restano la palestra per poter fare politica: "Quel che il giornalismo ti porta a fare per oltre 20 anni è un meccanismo di approfondimento, studio e sintesi e anche in politica poi è lo stesso. Sintesi vuol dire scelte, decisioni, poter dare risposte".

Gli affetti di Ilaria

"La foto che ho sul comodino dice due cose, il grande affetto per lui e quello che condividiamo la passione per lo sci": così Ilaria commenta la foto con il suo papà, un momento felice sulla neve. "Purtroppo non c'è più e se c'è una cosa che mi è dispiaciuta è che non abbia visto il mio passaggio in Parlamento, non ha sentito il mio primo discorso in aula. Lui mi chiamava "Ia", di lui ricordo la sua grande positività: vedeva sempre il bicchiere mezzo pieno, mi diceva sempre vedrai che andrà bene e ce la fai. Un uomo semplice, ma nella sua semplicità mi ha insegnato tanti valori". Il pensiero va anche alla mamma, "Sempre raggiante nonostante abbia passato e passi tanti momenti difficili. Gli impegni sono tanti ma cerco sempre di starle accanto, si invertono un po' i ruoli a questa età", commenta Ilaria.

L'amore e la famiglia

Nel portfolio fotografico di Ilaria ci sono anche 51 rose, quelle regalate dal suo amore per l'ultimo compleanno. Le difficoltà di chi ha ruoli e professioni così totalizzanti però non si possono nascondere: "Mi sono impegnata tanto nel lavoro, giornalismo prima e politica e ruoli amministrativi dopo, non si sa cosa sia causa o effetto, io non ho figli, da un lato questo mi ha permesso di occuparmi tanto del mio lavoro, ma dall'altra parte se avessi avuto una famiglia strutturata con figli non so quanti passaggi avrei fatto, avrei forse rallentato".

La forza della vita

Quando il maestro Chiappa suona il pezzo preferito di Ilaria, "La forza della vita" di Paolo Vallesi, emergono ricordi sulla malattia: "Questa canzone è un inno alla vita anche nei momenti difficili", spiega Ilaria. "Anche in fondo agli ospedali - Della nuova malattia - C'è una forza che ti guarda
E che riconoscerai, dice il testo, a me ricorda un periodo particolare, ho avuto momenti difficili da affrontare, sono dovuta stare in ospedale a lungo da giovane e ascoltavo questa canzone. Mi è rimasta come inno perché mi dava la forza per andare avanti".

Cosa farò da grande?

"Voglio continuare a impegnarmi giorno dopo giorno. Continuerò il percorso che ho intrapreso, non escludo di ritornare a fare quel che rimane il mio mestiere, la giornalista professionista oggi in aspettativa. Mi auguro di continuare a uscire di casa, passeggiare per Genova e trovare persone che sorridono e riconoscono l'impegno del mio lavoro. Continuare a dare qualcosa".

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