"Sognavo di fare l'avvocato. Da piccola giocavo seduta alla scrivania, facevo a pezzi i giornali per creare piccoli dossier e mi mettevo al tavolo, davanti a me un interlocutore immaginario, immaginandomi di esser in un futuro in uno studio legale. Posso dire di aver raggiunto la professione che sognavo, sono iscritta all'albo da 25 anni, ho sempre svolto questa professione": così l'assessore regionale Simona Ferro a Donne di Liguria racconta la sua vita, partendo da un sogno di bambina che è divenuto realtà, fare l'avvocato. Dopo anni di professione, arriva l'amore per la politica e la decisione, nel 2020, di candidarsi alle regionali. Da lì la vita si sdoppia, tra l'avvocatura e la politica. Ma a Donne di Liguria come sempre è l'aspetto umano, anche più privato, a condurre il filo delle storie, e allora ecco anche le difficoltà, i lutti che purtroppo hanno fatto parte di un passato abbastanza recente di Simona, e poi la rinascita, l'amore, le passioni, che aiutano a superare un quotidiano comunque intenso e faticoso.
Seguivo le notizie dei grandi politici: Spadolini, Pertini...
La politica inizia insieme al lavoro in avvocatura: "Per dieci anni sono stata membro del consiglio dell'ordine degli avvocati, e iniziando a far parte della politica forense è poi arrivata la politica vera. Mio padre quando ero piccola mi costringeva a seguire le notizie, ricordo i vecchi politici, Spadolini il presidente Pertini. Poi nel periodo del covid ho allentato i ritmi come avvocato, e ho pensato che fosse arrivato il momento di fare anche altro. Con gli amici Matteo Rosso e Stefano Balleari ho comunicato la mia idea e mi hanno convinta a candidarmi alle regionali del 2020".
Quando arriva quel che non si può programmare
E poi le difficoltà della vita personale. Simona Ferro perde il marito prematuramente, negli anni in cui una donna programma una famiglia, poco dopo anche la mamma. E la vita è tutta da ricostruire. "Sono sempre stata una persona organizzata, mi piace programmare ma il destino ti porta davanti situazioni che devi affrontare. Sono stata sposata con un collega avvocato che è mancato nel 2008 per un tumore al pancreas. E' stato un momento difficile, avevo 38 anni, era il momento in cui una donna sogna una famiglia. Dopo questo lutto ci sono state tante incombenze, mettere ordine anche nel suo studio, è stato un momento difficile. Purtroppo è mancata anche la mamma a 64 anni nel 2011".
La rinascita e un nuovo amore, fino al buen retiro a Gubbio
"Credo che la vita tolga e dia, è arrivato un nuovo amore, un medico di Perugia, siamo legati da 11 anni, facciamo i salti mortali anche perché la decisione della politica è stata presa da tutti e due. Lui è grande appassionato di auto d'epoca e questo ci porta a girare l'Italia con tragitti insoliti, strade che ci fanno scoprire la grande meraviglia italiana". Così Simona Ferro racconta il suo presente più personale. E non nasconde che proprio nella terra originaria del suo compagno vorrebbe trascorrere la vecchiaia. "Più avanti con gli anni potrei pensare ad andare a vivere in campagna, ho la possibilità di stare a Gubbio, in tranquillità. Chissà che in vecchiaia auspicando salute ci si possa ritirare…" E tra i sogni da realizzare per la comunità? "Non perdere mai il contatto con persone e territorio. Il contatto umano è fondamentale, spero con questa mia esperienza politica di lasciare in eredità la mia umanità".
Lo sport e le giornate infinite
Lo sport fa parte della vita di Simona Ferro: "Ho sempre fatto sport fin da piccola, nuoto, pallavolo, danza moderna e poi la palestra, mi sono appassionata allo spinning e ho preso la certificazione per l'insegnamento". La routine del mattino? "Bere tre bicchieri d'acqua a stomaco vuoto, colazione con yogurt e fiocchi d'avena, doccia e trucco, un pizzico di vanità fa parte di ogni donna e poi parto con tutte le iniziative della giornata. Difficile fare pausa pranzo, ma cerco di controllarmi. Quanto dura una giornata? Tantissimo, questa mattina ho iniziato presto con lei e finisco alle 23".
I gusti di Simona Ferro
Tra i gusti di Simona, il mare e la sabbia, tra i cibi la focaccia vince sul pesto, il vermentino del levante sui rossi del ponente, Genova Nervi è nel cuore anche se Pegli è stata una scoperta recente, tra le grandi opere lo Skymetro prima del tunnel subportuale, il simbolo di Genova è la lanterna e la musica… De Andrè batte Gino Paoli mentre tra le novità, Olly, che ha vinto al festival sanremese, resta il preferito.
Avvocato o avvocatessa, sindaco o sindaca? L'accezione maschile è la preferita dall'assessore Ferro.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook