Politica

L'assessore comunale genovese è mamma di una bimba di sei mesi. Per chi non ha aiuti, dice a Primocanale, ho capito quanto è dura
3 minuti e 38 secondi di lettura
di Eva Perasso



Francesca Corso è una mamma stanchissima di una bimba di sei mesi ma molto orgogliosa. Così si presenta a Donne di Liguria, per raccontare il suo privato, oltre la sfera pubblica che la vede a Genova assessore a assessore all’istruzione e alle pari opportunità. "Non è stato semplice affiancare il lavoro - che per me è importantissimo - con il ruolo di madre. Mi ero imposta di non rinunciare il lavoro, ma essere mamma è la cosa più importante. Nei primi mesi di vita di Maria Vittoria la fatica di starle accanto il più possibile è difficile da coniugare con un lavoro in cui non ho spazi per poter stare di più a casa", ammette davanti alle telecamere.

"Non ci raccontano la fatica e le notti insonni"

Ma è fortunata Francesca, perché ha la mamma che la aiuta, un compagno molto presente, le danno una mano i nonni paterni. Eppure, racconta, "mi rendo conto sempre più da vicino di tematiche che prima trattavo senza conoscerne davvero la difficoltà. La maternità è complicata al di là della parte romantica che viene sempre raccontata. Non ci viene raccontata la fatica, le notti insonni, le difficoltà sull'allattamento, hai un bambino che vivi quasi come un estraneo e devi abituarti ai suoi ritmi". Se a questo aggiungiamo che si debba ricominciare a lavorare da subito, "la fatica è tanta ma ne vale la pena. Chi non ha aiuto ha molte difficoltà, ecco che ci si rende conto di quanto la politica ancora debba fare". Francesca Corso ha vissuto la gravidanza fino all'ultimo in sala rossa a Tursi, fino all'ottavo mese, e ora che la figlia ha sei mesi ancora però non l'ha fatta entrare nel palazzo di via Garibaldi: "Cerco di preservarla, non è un ambiente tranquillo", scherza a Primocanale.

Da bambina? "Sognavo di fare la mamma, come la mia"

Il sogno di Francesca Corso, da bambina, era "giocare a immedesimarmi in tante cose, facevo la commessa, la cantante, qualsiasi cosa. Ma sempre giocavo a fare la mamma, forse per emulare la mia di mamma, per me esempio importante. La politica non era nei miei pensieri. Ho studiato al classico, poi la laurea in scienze internazionali e diplomatiche ma non con l'idea di fare politica attiva. Inizialmente mi sarebbe piaciuto fare interpretariato. Ma non ho mai amato studiare, ho sempre cercato la scorciatoia per arrivare al miglior punto possibile senza troppa fatica". E l'ambizione per il futuro è "continuare a fare politica, mi piace davvero, sono affezionata al territorio, mi piace stare con le persone e provare a trovare soluzioni. Lavorare non mi spaventa anzi mi piace molto. Da ragazza ho fatto qualsiasi lavoro, e se la politica non fosse più il mio settore nel futuro, vedremo cosa potrò fare, non voglio abbandonare l'idea di avere una carriera".

L'amore per la politica e l'impegno dal 2015

Un giorno poi arriva l'impegno elettorale, era la vigilia delle regionali del 2015. "Su consiglio di unol zio mi sono avvicinata alla Lega, mi piaceva la figura di Matteo Salvini che all'epoca era figura innovativa. Da lì nasce una passione, avevo qualcosa da poter dare in termini di disponibilità e ho iniziato prima a lavorare per gli altri stando dietro le quinte, mi sono appassionata, poi arrivata la prima candidatura, il consiglio comunale e ora la carica da assessore".

Quando mi alzo? Per prima cosa cambio il pannolino a mia figlia

La prima cosa che Francesca Corso fa al mattino, nella sua routine di mamma è cambiare il pannolino alla bimba. "E' tutto di corsa con poche ore di sonno alle spalle". La piccola andrà al nido? Per ora la mamma non ci pensa e gode dell'aiuto della famiglia. "Ho la delega dell'istruzione e pensavo che dobbiamo lavorare tanto e investire sulle scuole. L'ambito degli 0-6 anni è stato depauperato, servono più servizi alle famiglie. Chi non ha la fortuna di avere aiuti deve poter lasciare i bambini in mani sicure all'asilo. E poi le mamme vanno aiutate concretamente, mi rendo conto di quanta difficoltà una donna abbia: già affermarsi nel mondo del lavoro è difficile, e in tanti settori c'è ancora un appannaggio maschile, da donna devi correre di più per il traguardo. Mettere su famiglia e veder sfumare tutto quanto è sbagliato".

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