Orgoglio Liguria. "Salis attacca Bucci, farà parte del personaggio che le hanno imposto di recitare"

La sfida elettorale tra Salis e Piciocchi è iniziata da poco ma è già piuttosto accesa. Ieri Silvia Salis a Primocanale ha attaccato il suo competitor chiedendo perché "si faccia fare la campagna da Bucci" oggi è arrivata la dura risposta di Stefania Cosso, coordinatrice provinciale di Orgoglio Genova- Lista Bucci.
“Avevamo il dubbio che Silvia Salis non parlasse di cose concrete perché non le conosce. Ha voluto parlare e ha fugato ogni dubbio. Ha attaccato Marco Bucci sulle infrastrutture sociali: un perfetto lapsus freudiano, visto che in effetti, proprio durante il mandato di sindaco di Marco Bucci, il Comune di Genova ha raddoppiato il budget del welfare, rispetto a quello che stanziava la sinistra del marchese rosso Marco Doria, tanto cara alla signora dei Parioli. La candidata poi straparla di asili nido e di mamme che non possono permetterseli, perché certamente a lei non spetta il bonus stanziato da Regione Liguria garantito a tutte le famiglie con reddito Isee fino a 40mila euro. Una fascia cui la candidata di sinistra non appartiene, nonostante cerchi di raccontarsi come una proletaria che vive ogni giorno i problemi della base. Ciò che non le manca è sicuramente l’autostima, se arriva a dare lezioni a Marco Bucci su come si realizzano le grandi opere a Genova. Anche questo farà parte dell’interpretazione del nuovo personaggio che le hanno imposto di recitare. Il lato “A” della vice presidente del Coni era quello che ancora pochi mesi fa, in piena campagna elettorale per le regionali, si complimentava con Genova, ottimamente trasformata dalle giunte di centrodestra, arrivando a difendere il Palasport dalle falsità diffuse dalla sinistra circa la sua non omologazione per gare internazionali".

E poi ancora: "Ma tutto questo prescinde dalla questione iniziale: si lamenta sostenendo che sarebbe Marco Bucci il suo avversario, che è l’unico che fa campagna elettorale. Tutti i comunicatori che la teleguidano non devono essersi messi d’accordo su chi doveva avvisarla che in realtà è lei a rifiutare un confronto che Pietro Piciocchi le ha offerto più volte”.

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