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Politica

Il candidato del centrodestra: "Tante adesioni, pensiamo a una terza lista. Udc? Tutto a posto, staranno con noi"
4 minuti e 27 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Pietro Piciocchi e Carmelo Cassibba presentano il simbolo di Vince Genova

La bandiera di San Giorgio sullo sfondo, da amanti del mare, del blu e dell'arancione. Così a poco più di due mesi dal voto delle Comunali di Genova, il candidato del centrodestra Pietro Piciocchi ha svelato in anteprima, nel suo point di via Ceccardi, il simbolo della lista civica che porta il suo nome. "Vince Genova Piciocchi Sindaco" si ritrova con il richiamo arancione, colore che già in precedenza aveva portato fortuna al suo (forse) predecessore Marco Bucci.

La Genova "grande" tra arancione e mare

Il vicesindaco reggente potrà così contare sul movimento che fa capo al suo profilo, oltre alla lista civica Noi Moderati-Orgoglio Genova che fa invece riferimento alla candidata vicesindaco Ilaria Cavo, deputata di Nm. Ma la novità, di queste ultime, è che potrebbe aprirsi la strada a una terza lista, per la "grande richiesta di partecipazione". Nel frattempo, mentre organizzatori e coordinatori sono al lavoro, il ticket Piciocchi-Cavo infatti, è pronto a scendere in campo con le due liste a supporto di entrambi. "Stasera non voglio fare polemica, siamo qui per guardare questo bellissimo simbolo con Genova, la bandiera, il mare e il blu, è una lista nata nel 2017 a cui sono molto legato perché mi candidai con loro - spiega il candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi -. Le liste saranno due o forse tre, Vince Genova è un grande abbraccio a tutti coloro che credono in un progetto di città, che guardano alla crescita e vogliono bene a Genova e per farlo si mettono in gioco, lo fanno con passione e con entusiasmo. Sarà una campagna lunga ma che sarà fatta di contenuti veri da parte nostra, ci arricchiremo insieme, Genova si sta trasformando e dobbiamo portare a compimento quello che abbiamo iniziato, queste sono liste che attraggono competenze diverse". 

Dialogo serrato con l'Udc per cercare di ricucire il rapporto

Piciocchi non conferma e non smentisce le difficoltà con l'Udc e il suo segretario Umberto Calcagno, ma ribadisce la sua stima per un partito a cui tende la mano e che negli ultimi anni ha sempre appoggiato le candidature del centrodestra. "I rapporti con l'Udc sono ottimi, ci siamo parlati ancora oggi, posso dirvi che le tensioni che ci sono attengono a motivi che non hanno a che fare con questa campagna elettorale e io ho molta fiducia che tutto finisca bene - incalza Piciocchi -. Non c'è quindi motivo di sottrarsi a questa coalizione". Arriva poi la conferma di un lavoro certosino, fatto a più mani e più teste, con coloro che stanno organizzando le liste civiche e che potrebbero decidere di allargare da due a tre i partiti a sostegno di Piciocchi. "Noi abbiamo tante persone di grande qualità che ci stanno dicendo che vogliono dare una mano al nostro movimento, vorrebbero entrare per dare il proprio contributo, in questi giorni capiremo se saremo in grado di far nascere una terza lista civica. Tanta gente si sta appassionando a questo progetto e io ne sono felice ed entusiasta" ha concluso Piciocchi.

Cassibba suona la carica: "Vinceremo"

Il deus ex machina di Vince Genova, prima con Bucci, adesso con Piciocchi, è il coordinatore Carmelo Cassibba, presidente uscente del consiglio comunale. Cassibba rimarca con fierezza il percorso di crescita della sua creatura. "È una lista nata nel 2017, alla prima tornata ottenemmo il 10%, alla seconda nel 2022 quasi il 20% - commenta il coordinatore di Vince Genova Carmelo Cassibba -. Io credo che questo sia un valore da non disperdere. Vince Genova era la lista del candidato sindaco Marco Bucci, adesso è la lista civica del candidato Pietro Picciocchi. Siamo assolutamente in continuità con quelli che erano i nostri obiettivi, quelli di una lista civica forte del centrodestra che rappresenti tutta quella parte di cittadini che vogliono dare il proprio contributo, con la loro professionalità, e soprattutto essere dei civil servant". Le liste sono oramai in fase di definizione e la deadline di Vince Genova è fissata alla fine del mese di marzo. "Siamo in dirittura d'arrivo, dal punto di vista della qualità sarà una lista fortissima che farà un ottimo risultato e trainerà tutto il centrodestra insieme agli altri partiti alla vittoria finale" dichiara in barba alla scaramanzia Cassibba. Nei tempi preliminari alla campagna elettorale, con la formazione finale delle liste, stiamo assistendo a un passaggio fluido e massiccio da un partito all'altro, ma anche da uno schieramento a un altro. Dal centrodestra al centrosinistra (soprattutto) e viceversa. "Non mi spaventa assolutamente tutto questo, è una questione fisiologica e anche di coerenza però, quello di rimanere nell'ambito della lista civica con la quale ti sei presentato alle elezioni scorse - incalza il coordinatore Cassibba -. Io credo che questo sia sintomo di rispetto anche verso i cittadini che ti hanno votato. In Italia non c'è il vincolo di mandato, però io credo che sia una questione anche e soprattutto, ribadisco, di rispetto". E ogni riferimento è puramente casuale, ma neanche troppo, a tutti coloro che hanno lasciato Vince Genova per approdare dall'altra parte della barricata. Ultimo, solo in ordine di tempo, quello che potrebbe concretizzarsi del consigliere comunale Chicco Veroli, pronto a lasciare la civica di centrodestra. La meta, si vocifera nei corridoi di Tursi, sarebbe la lista civica della candidata progressista Silvia Salis. Ma il diretto interessato non conferma (al momento). 

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