Dopo il candidato del centrodestra Pietro Piciocchi, è la candidata del centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Genova Silvia Salis a essere ospite di "Terrazza Incontra" martedì 8 aprile. Il format, come al solito, è condotto dal padrone di casa e presidente di Terrazza Colombo Maurizio Rossi con la partecipazione di tutta la redazione di Primocanale.
La trasmissione è trasmessa in diretta streaming a partire dalle 13.45 sul sito Primocanale.it e su Primocanale a partire dalle ore 21.
Sondaggi Tecnè per Primocanale, "Salis è in grado di fare il sindaco"?
Silvia Salis, candidata del centrosinistra a sindaco di Genova, sta dividendo l’opinione pubblica con le sue posizioni, come l’opposizione alla Skymetro, che considera poco sostenibile. In molti si chiedono se l’ex atleta olimpica, nota per la sua determinazione, abbia le competenze necessarie per guidare una città complessa come Genova. Gli ultimi sondaggi commissionati da Tecné per Primocanale restituiscono un parere favorevole e in crescita rispetto alla prima rivelazione, un +2,5%: "È una crescita importante, io penso che questa sia lo specchio di quale sia la mia eventuale capacità di fare la sindaca. È giusto rispondere "non sa" perché io non l'ho mai fatta la sindaca ma il voto lo darebbe".
Salis, candidata civica o politica
Silvia Salis, candidata del centrosinistra a sindaco di Genova, è ufficialmente una figura civica, provenendo dal mondo dello sport come ex atleta olimpica e vicepresidente del Coni, senza un passato politico attivo. Tuttavia, il suo sostegno da parte di una coalizione ampia, che include Pd, M5S, Italia Viva e Avs, la rende di fatto una candidata politica, inserita in una strategia partitica ben definita. "C'è un'ipocrisia di tutte le candidature civiche, perché tutte le candidature sono sostenute da coalizioni formate da partiti, è difficilissimo vincere le elezioni senza l'appoggio dei partiti. Questa nota possiamo superarla senza usare toni populistici", sostiene la candidata Salis.
Skymetro: "Progetto devastante, noi ripartiremo dal dialogo con il Ministero per una metro a raso"
La Skymetro di Genova, prolungamento sopraelevato della metro in Val Bisagno, è in fase progettuale, con cantieri non ancora avviati nonostante l’obiettivo di fine 2025. Il progetto da 6,9 km, da Brignole a Molassana, costa 585 milioni ed è diviso in due lotti (2030 e 2033), ma modifiche come la demolizione dell’istituto Firpo e treni più corti hanno generato critiche per impatti ambientali e sociali. Il Comune attende il via libera del Consiglio superiore dei lavori pubblici, mentre Silvia Salis, candidata del centrosinistra, si oppone all’opera. Per i sondaggi di Primocanale il 43% degli intervistati è favorevole, questo il pensiero di Silvia Salis: "Siamo alla 'quarta stagione' del progetto che prevede 200milioni che non sono coperti, lo Skymetro arriverebbe solo fino a Ponte Carrega, in questo progetto totalmente avversato da Marassi, c'è l'abbattimento di una delle scuole più recenti che abbiamo e la questione del carcere, questo progetto è stato rimbalzato tre volte quindi nei fatti non esiste, è stato di fretta e furia messo a dieci giorni delle elezioni con una nuova versione che è devastante; l'altro tema è il dialogo da aprire su che tipo di mobilità possiamo decidere, potremmo fare una metro a raso con pensilina sul fiume che al momento senza piano del bacino del Bisagno, non credo che ci sia il rischio di perdere 400mila euro".
Funivia per collegare porto e forti
Silvia Salis, candidata sindaca del centrosinistra a Genova, si è opposta fermamente alla funivia del Lagaccio, definendola “devastante e non funzionale” durante la presentazione del suo programma il 16 marzo 2025. La sua posizione, condivisa dalla coalizione, punta su infrastrutture più sostenibili, criticando l’impatto dell’opera sul territorio. Tuttavia, un sondaggio di Primocanale rivela che molti genovesi la vedono come un’opportunità turistica, evidenziando un divario con l’opinione pubblica. Il finanziamento parte dall'epoca Franceschini: "Per la valorizzazione e il ripristino dei forti, su questo ci siamo espressi nettamente: contrari. Sono fondi che devono servire ai Forti, è un quartiere che non ha uno sportello bancario, non ha le poste e andiamo a proporre dei piloni?". Se non viene creato un sistema per raggiungere i Forti crolla il finanziamento: "Non credo sia così, se sono stati stanziati 70milioni per i Forti e la metà li usiamo per la funivia il gioco non funziona".
Restyling stadio: "Isola sportiva felice del Comune"
Il 46% per sondaggi Tecné/Primocanale è favorevole al restyling, il 17% dice che non andrebbe toccato. "Io penso che lo stadio debba rimanere del Comune, dov'è e deve essere ristrutturato perché così possiamo controllare cosa avviene dentro, perché noi sappiamo cosa comporterebbe trasformarlo in un grande centro commerciale, per gli Europei di Calcio, collaborazione con le squadre ma gestito dal Comune per svolgere funzioni sociali, legate allo sport, un'isola sportiva felice. Genova si dovrà impegnare a fare un mutuo a lungo termine e tenerlo comunale perché deve rimanere alla città". Sulla possibile retrocessione in sere C della Sampdoria: "Una squadra qualunque che rischia la retrocessione è un tema economico, ho detto le stesse identiche parole sul Genoa quando in passato ha rischiato di andare in serie B".
Diga di Genova, a che punto siamo
Il primo cassone è stato posato il 24 maggio del 2024, ora è passato quasi un anno e i cassoni posati sono - qualcuno dice - solo sette. "Siamo ad aprile e ci stiamo accingendo all'ottavo - dice Salis - sarebbe onesto ammetterlo e sarebbe giusto dire le cose come stanno. È un progetto che ha grandi criticità ma non si possono negare i ritardi, WeBuild ha chiesto garanzie enormi e questo è un tema sul quale ci dobbiamo occupare. La diga è importantissima per lo sviluppo del porto".
Il tunnel subportuale e il destino della sopraelevata
La candidata del centrosinistra a Genova sostiene il tunnel subportuale ma con condizioni: garantire alternative alle aziende coinvolte per evitare perdite di posti di lavoro e ridurre l’impatto dell’uscita alla Foce sul tessuto abitativo. Propone anche di lasciare ai cittadini la scelta sul futuro della Sopraelevata, evitando decisioni calate dall’alto. La sua visione punta a un’opera che migliori la viabilità senza penalizzare la comunità. "Ci sono delle incognite, finché non avremo idea dei flussi e dell'impatto che il tunnel avrà sul traffico genovese - commenta a Primocanale Salis - ma ci sono delle criticità ad esempio come impatterà l'uscita più alta (verso Brignole); la sopraelevata può diventare un grande esperienza di socialità e polmone verde per la città".
I depositi costieri
Il trasferimento dei depositi chimici da Multedo a Ponte Somalia, nel porto di Genova, resta al centro di un acceso dibattito: Silvia Salis, candidata del centrosinistra, si oppone allo spostamento vicino alle zone abitate, proponendo una revisione del piano regolatore portuale. Il progetto, bloccato dal Tar e sotto inchiesta per presunte irregolarità, è criticato dai cittadini di Sampierdarena per i rischi ambientali e la vicinanza alle case. Intanto, il Consiglio di Stato ha rinviato l’udienza, richiedendo ulteriori verifiche sui materiali movimentati. "Hanno finto di trovare una soluzione ma non l'hanno trovata, le soluzioni possono essere trovate solo dentro all'ingresso del porto ma anche a destra stanno abbandonando l'idea che avevano. Bisogna tornare a far parlare di questi temi chi ne sa e sono i tecnici non i politici".
Crisi del Carlo Felice