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Porto e trasporti

Il commento del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine di un incontro pubblico al salone Orientamenti, a proposito dell'udienza al Tar del 18 novembre per il ricorso presentato dalla cordata esclusa dall'appalto
1 minuto e 31 secondi di lettura
di Aurora Bottino

GENOVA - Nelle ore che precedono la decisione del Tar (venerdì) sul ricorso presentato dal consorzio Eteria contro l'aggiudicazione dei lavori della diga alla cordata We Build-Fincantieri-Fincosit e Sidra, si moltiplicano gli auspici affinchè l'opera si faccia al più presto. "Per la nuova diga del porto di Genova la Regione Liguria si sta muovendo costituendosi anche in giudizio, perché siamo tra i finanziatori dell'opera con una cifra ragguardevole di 50 milioni. Speriamo che arrivi al più presto la pronuncia del Tar", ha commentato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine di un incontro pubblico al salone Orientamenti, a proposito dell'udienza al Tar del 18 novembre per il ricorso presentato dalla cordata esclusa dall'appalto, il consorzio Eteria (Itinera-Gavio e Vianini Lavori-Caltagirone) con la spagnola Acciona.

L'autorità portuale ha deciso di assegnare l'incarico a Webuild-Fincantieri Infrastructure. "È un appalto complesso tra i più importanti che si stanno svolgendo al momento in Italia, quindi è immaginabile che vi sia qualche imprevisto e qualche curva nel percorso, ma contiamo di arrivare alla consegna dell'opera e all'inizio dei lavori nel più breve tempo possibile", aggiunge Toti.

Oltre che dalla Regione le rassicurazioni sono arrivate anche dal presidente del porto di Genova, Paolo Emilio Signorini, che durante "Terrazza incontra" a Terrazza Colombo ha parlato per la prima volta, nei termini che gli sono consentiti in questa situazione, delle conseguenze del ricorso al Tar presentato dal consorzio Eteria.  "Opere di queste dimensioni sono spesso oggetto di contenziosi multipli, quindi è difficile dire se l'udienza del Tar di venerdì sarà decisiva. Fare grandi opere è un'avventura in Italia, il rischio protrarsi all'infinito dei tempi c'è e c'è sempre stato. Di converso, io credo che quando si lavora seriamente, come accaduto a Genova, è difficile che un lavoro vada perso. Contiamo di cantierizzare a dicembre le opere propedeutiche. Questo capitale resterà e, comunque vada, la diga si farà".

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