Circa un migliaio di persone che si sono radunate per la protesta spontanea nel quartiere di Genova Sampierdarena contro lo spostamento dei depositi petrolchimici a Ponte Somalia, a circa 300 metri dalle case. Rabbia, delusione e un sonoro no da parte dei cittadini accorsi in questo giovedì 23 dicembre in piazza Montano. "L'unica progettazione è la speculazione", "Petrolchimico opzione 0", "No ai depositi petrolchimici". Sono queste le frasi che si leggono su striscioni e cartelli in mano ai partecipanti.
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La contestazione, violenta, nei confronti del sindaco Marco Bucci si era già creata durante il primo confronto con la cittadinanza. Da lì era partita subito la raccolta firme. Ma sul tavolo hai già pronto anche il ricorso al Tar, come ha spiegato a Primocanale il presidente del municipio Michele Colnaghi.
"Aspettiamo solo che venga depositato un atto ufficiale per poter presentare il ricorso"
"Qui in piazza questa sera ci sono anche gli avvocati di Sampierdarena che si sono offerti di seguire il procedimento gratuitamente: noi siamo pronti, abbiamo tutte le documentazioni necessarie anche perché vengono violate determinate normative a partire dall'ordinanza che impedisce il transito delle navi cisterna nel canale di calma davanti a Sampierdarena". Le motivazioni "Si parla di materiali tossici e nocivi, che con 30 tir al giorno passeranno nelle strade della città e su diversi treni. Ci dicono che i contenitori sono sicuri, ma è ovvio che l'errore umano potrebbe esserci sempre". Il motivo del trasferimento da Multedo di Superba e Carmagnani è dato proprio dalla volontà di avere depositi più sicuri e moderni, oltre alla necessità delle aziende di espandersi in una nuova area che però desta perplessità anche per altre imprese, come Campostano, gli oli minerali di Beppe Costa, Grimaldi, che vedrebbero danneggiata (o azzerata) la propria operatività, con un conseguente impatto occupazionale che potrebbe, visto che gli addetti del petrolchimico sono solo una trentina, arrivare addirittura a un saldo negativo.
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Per i cittadini e i comitati come quello di Borzoli e Fegino, accorso a sostegno della manifestazione, "l'unica soluzione è quella della riconversione, la salute delle persone non è in vendita e il problema riguarda tutta la città di Genova", commenta Antonella Marras, presidente del comitato spontaneo dei cittadini di Borzoli e Fegino. Per il presidente Colnaghi non c'è possibilità di trovare una soluzione intermedia.
"Non esiste mediazione, a giugno avevamo scritto una mail per chiedere un incontro con Regione Liguria, Autorità Portuale e Comune di Genova a cui nessuno ha mai risposto: il tempo della mediazione è finito, ora è quello della protesta"
Presenti non solo i sampierdarenesi, ma anche cittadini di altri quartieri che commentano fuori dalle telecamere "Siamo delusi e amareggiati. Noi abbiamo votato il sindaco Marco Bucci, ma adesso si è riusciti soltanto a dividere la città", commenta un signore. Mentre c'è chi prova a proporre una soluzione alternativa: "Io ero il direttore dei lavori del Porto di Pra' e c'era un progetto all'epoca (negli anni Ottanta ndr) di tagliare il monte di Voltri. In origine serviva per realizzare un piazzale da destinare ai container, ma poi abbiamo trovato un'altra soluzione. Ma tagliare il brick Michele potrebbe essere oggi una concreta alternativa", spiega Sergio Donà.
"Si può creare un'altra soluzione se non c'è, lì ci sarebbe un'adeguata distanza dalle abitazioni"
Un'altra proposta era di spostarli sulla nuova diga foranea del porto di Genova. Da verificare la fattibilità di queste opzioni, che comunque potrebbero dover essere prese in esame. Bisogna non dimenticare anche chi lavora all'interno delle aziende chimiche e allo stesso tempo le richieste dell'autotrasporto, che non concordano con la locazione a Ponte Somalia, dato che a livello logistico presenterebbe per loro alcune criticità.
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Disagi alla viabilità sia in direzione Ponente, sia in direzione del centro anche perché i manifestanti hanno bloccato via Cantore, mentre nella parallela via Buranello è interdetta la circolazione a causa di una voragine che si è formata nel pomeriggio.