GENOVA - A giudicare dall'altalena degli emendamenti che il Governo sta piazzando sulla legge di bilancio, che sarà poi discussa in Parlamento la prossima settimana, Genova può tirare un sospiro di sollievo. Tra quanto Palazzo Chigi ha deciso di togliere e quello che ha in programma di mettere, il saldo sembra molto positivo.
Le due notizie provenienti da Roma nella giornata di ieri sono di segno opposto: da un lato il Governo ha deciso di sfilare alla struttura commissariale di Marco Bucci 10 milioni di Euro, che sono stati riassegnati al porto di Civitavecchia (LEGGI QUI). Una notizia che ha generato una qualche preoccupazione, soprattutto tra gli oppositori all'esecutivo di Giorgia Meloni.
La decisione è maturata, questa è la ricostruzione che filtra da fonti romane, per una questione meramente contabile: i fondi fanno parte di partite di bilancio che hanno date di scadenza e il Commissario per la ricostruzione non avrebbe avuto il tempo materiale per spendere quella somma nei tempi previsti. Dalla struttura genovese non sono arrivati commenti ma emerge un cauto attendismo: tecnicamente il Commissario non dispone di una dotazione stabile ed è possibile che Roma decida di finanziare interventi specifici con ulteriori provvedimenti di legge.
Contemporaneamente, però, Palazzo Chigi ha mantenuto una promessa che il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi aveva anticipato a Primocanale nell''ultimo Terrazza Incontra porti e città: con un emendamento, infatti, il completamento del Terzo Valico è stato finanziato con 475 milioni di Euro in tre anni (fino al 2027) con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza.
Questa decisione, peraltro come detto già nota, ha scatenato le proteste delle regioni del centro sud che lamentano scarsa attenzione alle loro esigenze: dai piani governativi escono infatti l'Interporto di Livorno, la Roma-Pescara, la Orte - Falconara, l'anello ferroviario di Roma e l'elettrificazione della Catanzaro Lido - Reggio Calabria. Anche in questi casi, però, vanno fatte considerazioni contabili sul meccanismo del Pnrr: questi fondi possono essere assegnati solo a opere il cui stato di realizzazione sia sufficientemente avanzato da consentirne il completamento entro il 30 giugno 2026, data di scadenza del Pnrr italiano.
Per questo stesso motivo nelle scorse settimane il ministro con delega al piano, Raffaele Fitto, aveva ipotizzato di definanziare il Terzo Valico: la levata di scudi bipartisan della politica ligure e l'intervento diretto di Edoardo Rixi hanno però scongiurato il pericolo.