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Porto e trasporti

Per il primo cittadino di Genova c'è un problema tecnico: "Chi vuole buttare giù la diga da 35 metri deve sapere a cosa si va incontro"
2 minuti e 1 secondo di lettura
di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - Il sindaco Marco Bucci, di rientro dopo l'intervento subìto all'ospedale Galliera, pensava di poter dibattere sulla diga foranea in un clima quantomeno di diplomazia politica e istituzionale. Scenario che non si è palesato dopo lo scontro tra Carmelo Cassibba e Simone D'Angelo LEGGI QUI. La minoranza infatti ha deciso di abbandonare l'aula, così la discussione sulla diga è rimasta tutta nell'area di centrodestra e si è conclusa con l'intervento del primo cittadino. 

"Ringrazio i consiglieri che sono qui e i capigruppo che hanno deciso di andare avanti, considero inaccettabile che si abbandoni l’aula per non parlare, quindi il mio messaggio è per tutta Genova - la premessa di Bucci -. Noi faremo tutto il possibile per non fermarci mai, i genovesi ci chiedono di andare avanti, se oggi avessimo chiuso il consiglio comunale avremmo mandato un messaggio distruttivo". Una premessa doverosa, per il sindaco Bucci, che ha poi centrato l'intervento sulla condizione attuale della diga. 

"La diga nasce nel 2017 e non è nata ieri, ha almeno sette anni di storia, inizialmente erano tre i progetti sulla diga, che sono stati sottoposti anche al dibattito pubblico e online, con l'ausilio di associazioni interessate - ha spiegato Marco Bucci -. Questa opera avrà enormi ricadute economiche per la città, il progetto dell’ing. Silva prevedeva di buttare giù tutta la diga, ed è stato considerato inaccettabile. Chi pretende di tornare alla diga a 35 metri deve buttare giù la mediterranea, io sono neutro ma il discorso è tecnico e semplice".

Non si tira indietro Marco Bucci e tende la mano a possibili proposte, nuove e diverse: se ci sono suggerimenti qualcuno li dia, anche perché si tratta solo di scelte tecniche. "Il dibattito deve essere costruttivo, perché il discorso è tecnico, a livello economico ha un valore enorme e anche a livello sociale, per il porto inoltre significa diventare la porta Sud del Mediterraneo - rimarca Bucci -. Per quanto riguarda i costi non si può dire che siano eccessivi, perché tutto il processo di gara che è stato fatto ha portato comunque a grandi risparmi grazie alla stessa, vorrei che questo fosse chiaro".

Il sindaco Bucci ha voluto ribadire che l'assegnazione dell'appalto della diga è stato fatto solo tramite gara, e che nel secondo bando hanno partecipato due contendenti. "L’evoluzione? Oggi c’è un problema tecnico che stiamo affrontando, con un ritardo di circa cinque settimane, non ci sono particolari problemi per arrivare a fine 2026 con la diga fatta" ha concluso Bucci. 

 

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