Ci sono alcuni lavori in ritardo, altri in anticipo ma, soprattutto, non si riscontrano extra costi. Questo, in sintesi, il focus del presidente Marco Bucci sull'avanzamento dei lavori per il progetto della nuova diga foranea di Genova.
La nuova Diga foranea di Genova
L'opera consentirà l’ingresso nel porto di Genova delle grandi navi portacontainer, lunghe oltre 400 metri e larghe 60 metri, e delle navi da crociera “World Class” e permetterà al porto del capoluogo ligure di competere con i maggiori porti europei. Per realizzare il basamento saranno impiegati 7 milioni di tonnellate di materiale roccioso, sul quale verranno posizionati elementi prefabbricati in cemento armato. Per i primi 4.000 m della diga saranno posizionati oltre 90 cassoni che misureranno fino a 33 metri di altezza, 35 metri di larghezza e 67 metri di lunghezza.
"Ci sono cose in ritardo e cose in anticipo"
"Non ho detto che siamo in ritardo, ci sono cose in ritardo e cose in anticipo - ha detto Bucci a margine del convegno 'Why Liguria di Deloitte - bisogna fare un bilancio tra le due. Il ritardo si recupera lavorando di più, tirandosi su le maniche e facendo le cose bene, senza fare errori. Ci sono cose che stanno andando molto bene e cose che sono in ritardo, come succede in tutti i lavori".
Il tema costi nel mirino del centrosinistra genovese
Poi il capitolo dei costi, tema finito nel mirino del centrosinistra genovese. "Non mi risulta che ci siano extra costi - ha commentato il presidente - c'è qualcuno che ha messo delle riserve, ma le riserve non sono costi. Qualcuno dovrebbe imparare a leggere, se confonde riserve con costi mi dispiace. Se volete faccio una lezione. Queste cose le confonde l'armata Brancaleone, noi no".
I tempi della Fase B
Infine, Bucci ha dettato i tempi della gara per la Fase B del progetto: "Sta arrivando, confido che entro fine marzo o inizio aprile cominceremo. Sono due le gare europee da fare: quella del costruttore e quella del project manager".