La Conferenza dei Servizi ha approvato un nuovo layout per la diga del porto di Genova, accorpando le fasi A e B in un unico intervento. Questa modifica mira a ridurre i tempi e i costi complessivi del progetto, ottimizzando gli spazi di manovra per le navi e ampliando le aree marittime disponibili
A seguito degli approfondimenti tecnici svolti nella fase di progettazione esecutiva, sviluppati mediante avanzati sistemi di simulazione delle manovre navali e modelli numerici per lo studio della propagazione del moto ondoso, è stata perseguita l’ottimizzazione delle nuove imboccature di levante e di ponente.
A levante, la riduzione del ramo sopraflutto e la modifica dell’orientamento del pennello sottoflutto consentono il contenimento del moto ondoso riflesso dalle opere foranee lungo il nuovo canale di accesso e l’ampliamento del bacino di evoluzione interno di levante, migliorando la sicurezza della navigazione e conseguendo anche una riduzione dei costi per la realizzazione dell’opera.
A ponente, mediante l’estensione del ramo sopraflutto e la riduzione del ramo sottoflutto, ottiene un rilevante incremento della larghezza dell’imboccatura e del bacino di evoluzione interno di ponente, consentendo il transito ad unità navali fino a circa 270m di lunghezza. Questo incremento degli spazi di transito e manovra renderà disponibile una nuova imboccatura, alternativa a quella storica di levante, consentendo di distribuire nel futuro il traffico sui due accessi.
Dopo l'approvazione del nuovo layout della diga di Genova da parte della conferenza dei servizi, il presidente Marco Bucci detta i tempi per la fase B: "Siamo impegnati a fare la gara entro il mese di febbraio. La vogliamo fare il più in fretta possibile - ha aggiunto Bucci - ci sarà anche una modifica di legge che abbiamo chiesto al Parlamento sulle procedure amministrative, un emendamento. Ci aspettiamo sia positiva".

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