Nel nuovo molo dei cantieri navali di Sestri Ponente, che sarà creato nell'ambito del cosiddetto ribaltamento a mare di Fincantieri, ci sarà anche del prezioso marmo di Carrara: scarti di lavorazione del prezioso minerale saranno infatti utilizzati per riempire i cassoni di calcestruzzo, strutture che vengono costruite sul posto, affondate e poi riempite.
In realtà per i titolari di cave di marmo il reimpiego dell'inerte in questo progetto rappresenta una buona opportunità: gli scarti di lavorazione, infatti, vengono normalmente smaltiti rappresentando un costo. In questo caso, invece, il marmo da buttare entra nella più classica delle economie circolari: da rifiuto, la pietra diventa materiale per le costruzioni.
L'operazione ha anche un valore ambientale perché il materiale arriva via mare dal porto di Marina di Carrara al porto di Genova, scelta che ha tolto tir da strade e autostrade. Verrà trasportato quasi 1 milione di mc di materiale. Ad oggi ne sono stati trasportati 200.000 mc in circa 50 viaggi (9.000 tonnellate per viaggio). Secondo la struttura commissariale, "l'operazione si configura come una delle più grandi a livello europeo di economia circolare". Per quanto riguarda invece i riempimenti legati al riempimento del bacino e della cassa di colmata verrà utilizzato materiale in parte dragato (182.000 mc) e in parte proveniente dalle opere di demolizione e scavi sul posto (63.000 mc).