LIGURIA - Parte tutto con il mal di gola, poi subentra tosse, febbre (anche alta, oltre i 38 gradi) e poi un forte raffreddore e l'immancabile stanchezza. La variante di Covid Omicron 5 sta imperversando in Italia, Liguria compresa. Una crescita esponenziale di contagi. Ma ad agosto - afferma il professor Matteo Bassetti a Primocanale - sarà pronto il vaccino bivalente che coprirà non solo il virus originale "cinese" ma anche le sue varianti ora più diffuse Omicron 4 e 5.
Il dato negativo è che questa variante sembra essere in grado di “bucare” i vaccini fatti, che comunque permettono, spiegano gli esperti, di limitare la gravità della malattia. Il suo grado di contagiosità è altissimo: una persona può contagiare 15-17 persone, più di morbillo e varicella. Chi aveva la variante Delta ad esempio contagiava circa 7 persone. Il dato positivo invece è che gli effetti durano meno e anche il Long Covid è sì presente ma in percentuali minori rispetto alle altre varianti.
Il problema sembra essere quello dei vaccini. Chi è vaccinato o chi ha già passato il Covid può comunque prendersi la variante Omicron 5. Ma qui arriva la buona notizia come spiega l'infettivologo genovese Matteo Bassetti: “Moderna ha annunciato che da agosto sarà disponibile in tutto il mondo un nuovo vaccino contro Omicron 5. I dati preliminari mostrano una potente risposta anticorpale neutralizzante contro le sotto-varianti di Omicron BA.4 e BA.5. I nuovi dati verranno inviati alle autorità regolatorie per l’approvazione. Avremo quindi vaccini bivalenti in grado di produrre anticorpi contro il virus originale e contro le varianti omicron".
"E' una nuova vittoria della scienza. Ora bisogna iniziare da subito a organizzare il richiamo vaccinale. Inizialmente occorrerà pensare a fasce di età - gli over 65 - e fasce di malati - i fragili - oltre al personale sanitario. Non si potrà pensare a obblighi ma si dovrà consigliare alle persone di farlo", commenta Bassetti.
Come sempre i primi allertati sono anziani e persone fragili. Il rischio che nuove ondate di contagi si verifichino c'è ma come è spesso ripetuto siamo lontani dalle situazioni vissute in passato con ospedali e terapie intensive piene. Tanto che si ragiona già sull'ipotesi di rimuovere anche l'obbligo di isolamento per chi è positivo, senza dunque dover più aspettare di essere negativizzato, in quello che sarebbe un reale ritorno alla normalità e una convivenza con il virus da tempo auspicato. E' anche infatti vero che ormai chi accusa i sintomi di Omicron 5 e non ha particolari patologie non entra nemmeno più nel sistema di tracciamento visto che anche il green pass di fatto non esiste più.
Tra chi è favorevole a questa ipotesi c'è il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, per il quale "l’obbligo di isolamento per le persone positive in una prospettiva futura potrebbe diventare una raccomandazione", perché "se normalizzazione significa che noi tratteremo questa infezione, Sars-CoV-2, come altre infezioni, questo significa che in uno scenario futuro non avremo bisogno ancora di obblighi e tutto sarà basato sulla responsabilità individuale". Apertura in questo senso anche a livello ministeriale che spiega come l’obiettivo è quello della convivenza con il virus e se parliamo di convivenza non possiamo che rimuovere anche l’isolamento per i positivi" affermano dal ministero della Salute
Intanto Bassetti su Omicron 5 e il vaccino moderna in arrivo invita tutti a non farsi trovare impreparati: "Ora non resta che pensare a come organizzare il richiamo vaccinale, da farsi a settembre/ottobre e a chi destinarlo. Sicuramente ad anziani, fragili, operatori sanitari e a tutti gli altri che decideranno di farlo. Ancora una vittoria per la Scienza che, in pochi mesi ha messo a punto un vaccino aggiornato”.