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Sanità

L'appello è a vaccinarsi, anche per l'influenza. Crescono i positivi al covid, anche in ospedale. A ottobre la prova del nove
2 minuti e 9 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

Crescono i positivi al covid, anche in ospedale. Ma la vaccinazione non segue il percorso sperato: globalmente tra coloro a cui è raccomandata la quarta dose o seconda dose booster solo il 15 per cento si è vaccinato. L'appello di Alisa: vaccinatevi per evitare quel che è accaduto in passato. 

L'analisi a Primocanale è quella di Filippo Ansaldi, direttore generale Alisa: "Stiamo osservando ormai dalla seconda settimana di settembre un aumento prima dei casi positivi e oggi anche dei positivi in ospedale. Tra questi solo un terzo dei pazienti positivi in ospedale ha il covid, gli altri entrano in ospedale per altri interventi. I positivi sono aumentati del 65 per cento da metà settembre. E' fondamentale vedere cosa accadrà a ottobre".

La situazione della vaccinazione in Liguria vede una percentuale ancora bassa di chi ha affrontato la quarta dose, a differenza di quanto è accaduto con il primo ciclo vaccinale: "Il ciclo primario e il primo booster hanno avuto una compliance molto elevata. Praticamente tutti gli over 80 si sono vaccinati, con una percentuale superiore al 90 per cento. Per quanto riguarda il secondo booster la situazione è diversa: solo il 15 per cento dei soggetti ora è vaccinato. L'invito a vaccinarsi è per i soggetti a rischio, sopra ai 60 anni, con particolari fragilità dovute a patologie di base, le donne incinta, gli operatori sanitari, chi vive e frequenta le strutture residenziali. Loro dovrebbero vaccinarsi per impedire la circolazione e proteggere se stessi", continua Ansaldi.

Più nello specifico, il 35% dei soggetti over 80 ha fatto il secondo booster. Ma nella fascia tra i 70 e i 79 anni i dati sono intorno al 5 per cento. Per i fragili di altre fasce di età la percentuale è sotto al 5 per cento. Globalmente dunque, come conferma Alisa, tra coloro a cui è raccomandata solo il 15 per cento si è vaccinato.

Non ha senso comunque attendere il nuovo vaccino che copra Omicron 5, come spiega il direttore generale di Alisa: "Non sappiamo cosa circolerà questo inverno. E' vero che ora circolano Omicron 4 e 5 ma per esempio una variante che ora ci preoccupa è più vicina a Omicron 1. Facciamo il booster prima possibile per proteggere noi e chi ci sta vicino".

L'invito al vaccino riguarda anche l'influenza che dopo due anni di assenza è attesa nella sua formula classica: "Il quadro clinico sarà il solito. Montata febbrile, tosse, sintomi respiratori e generali. Quello che preoccupa è che essendo molto larga la fascia dei suscettibili si assista a una circolazione importante. Dobbiamo evitare il coincidere del picco epidemico influenzale con la circolazione del covid. L'importante è proteggere se stessi: abbiamo due vaccini, si possono somministrare contemporaneamente, è una occasione che non possiamo lasciarci sfuggire". 

 

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