GENOVA -Una protesta che non ti aspetti: dopo lo sciopero all'ospedale Galliera, ecco un attacco a un'istituzione della sanità amata da tutti come l'ospedale pediatrico Gaslini, universalmente riconosciuta non solo a Genova, non solo in Italia, come eccellenza della sanità per i più piccoli, per i nostri figli, per i nostri nipotini.
A alzare la voce sono i lavoratori che hanno effettuato un presidio di cinque ore davanti alla portineria per chiedere rispetto, che tradotto significa nuove assunzioni, stop al precariato e riduzione dei carichi di lavoro.
La protesta presso la portineria è stata organizzata da tutti i sindacati, i tre confederali e quello di base.
Al centro della vertenza la richiesta di un concreto rilancio dell’Ospedale che passi attraverso nuove assunzioni e stabilizzazione del personale precario.
Un attacco a tutto tondo che pare covasse da tempo e divampato come un incendio pochi giorni dopo la presentazione ufficiale del nuovo ospedale e del rifacimento di alcuni padiglioni.
Una grande opera di ristrutturazione criticata in modo pesante dai lavoratori che la definiscono un'operazione di mera facciata poco incide sull'assistenza dei malati a discapito dei necessari investimenti sulle “risorse umane” che invece garantirebbero davvero anche una cura più adeguata ai piccoli pazienti.