GENOVA - Regione Liguria deve ridurre le centrali operative dei pronto soccorso, ovvero i centri di coordinamento che ricevono le telefonate e gestiscono le auto mediche. A stabilirlo è il decreto Balduzzi, che obbliga le Regioni ad averne una ogni seicentomila abitanti: la Liguria dovrà quindi passare dalle cinque attuali a tre, una a Genova e le altre due nelle riviere, accorpando quindi la centrale del Tigullio con quella di Spezia e non di Genova come richiesto nell'interrogazione di Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Sanità.
Il consigliere regionale Luca Garibaldi, capogruppo di Partito Democratico e Articolo Uno, attacca la maggioranza: "Le centrali non sono solamente dei call center. Spostare il personale da Chiavari verso Genova o Spezia sarebbe un problema. Sono un punto essenziale della rete dell'emergenza. Non si capisce quali sarebbero i risparmi, dato che il personale che sta nella sede operativa verrebbe operato altrove. Si rischia di depauperare una rete che è fatta non solo di telefonate ma di relazioni, rapporti con reti ospedaliere e competenza sanitaria". L'assessore alla Sanità Angelo Gratarola però garantisce che "a riorganizzazione e la riduzione delle centrali operative non impoverisce la risposta sanitaria sul territorio. Il numero delle automediche e tutto ciò che c'è di territoriale rimane intatto. Il fatto di poter rispondere da un luogo all'altro è di secondaria importanza. Inoltre la possibilità di recuperare personale infermieristico e di laicizzare queste centrali, e lasciare quindi solo un medico insieme a tecnici formati, è una strategia che già molte altre regioni hanno effettuato con risultati pregevoli".
Proprio la mancanza di personale sanitario è stato un tema sollevato dal capogruppo di Linea Condivisa e vice presidente della Commissione Sanità Gianni Pastorino, secondo cui è ancora necessario far slittare le graduatorie dei maxi concorsi per 700 infermieri e 274 oss, dato che in molti casi avrebbero semplicemente stabilizzato la posizione di operatori con contratti a tempo determinato senza inserire nuovo personale. Se la graduatoria di ponente è già esaurita, l'analisi effettuata dalla Regione evidenzia che a Genova e a levante ci sono in tutto 705 candidati ancora disponibili che potrebbero essere inseriti nel sistema in aggiunta a quelli già stabilizzati: 264 a ponente, 251 a levante e 528 a Genova.