Vai all'articolo sul sito completo

Sanità

Il ricordo è vivo nelle mente: strade vuote e uno strano silenzio: forse il momento più duro, quello del primo lockdown. Mentre alcuni erano costretti a casa, altri combattevano sul fronte di un'emergenza mai vista: il ricordo dell'infettivologo Pontali
2 minuti e 4 secondi di lettura
di Tiziana Oberti - Aurora Bottino
Il tuo browser è obsoleto.

GENOVA - Tre anni fa il ricovero all'ospedale Spallanzani di Roma di due coniugi cinesi: così si presentava ufficialmente il coronavirus in Italia.

Un focolaio di infezioni venne successivamente rilevato il 21 febbraio 2020 a partire da 16 casi confermati a Codogno, in Lombardia, aumentati a 60 il giorno successivo con i primi decessi segnalati il 22 febbraio a Casalpusterlengo e Vo'. Nel nostro paese la pandemia da Covid è iniziata così e purtroppo continua ad influire sulla nostra vita, ancora oggi dopo tre anni.

Il ricordo è vivo nelle mente di tutti i liguri, di tutti gli italiani. Strade vuote e uno strano silenzio: forse il momento più duro, quello del primo lockdown. Mentre alcuni erano costretti nel perimetro delle loro case, altri combattevano sul fronte di un'emergenza mai vista. L'infettivologo Emanuele Pontali, direttore delle malattie infettive dell'ospedale Galliera di Genova, ricorda ai microfoni di Primocanale quel periodo infernale: centinaia i casi ogni giorno, molte le persone al pronto soccorso con situazioni gravi se non critiche, tante le perdite.  

Dall'archivio storico di Primocanale, 2020: il primo caso di Covid in Liguria - LE IMMAGINI

"Siamo partiti sottovalutandola e poi siamo diventati increduli. Abbiamo scoperto la nostra vulnerabilità come persone e come società ma abbiamo anche scoperto la nostra resilienza, da una parte, anche se abbiamo sofferto, e poi la ricerca - ha detto Pontali -: sia pubblica che privata, necessaria per trasformare questo incubo in qualcosa che ci accompagnerà nel futuro ma senza l'impatto che ha avuto quel gennaio 2020".

"Incredulità mista a impotenza, frustrazione. Tante persone arrivavano con la polmonite noi oltre che dare un po' di ossigeno non potevamo fare nulla: non avevamo armi, utilizzavamo farmaci piuttosto tossici, a volte inutili o pericolosi".

Ad oggi, il covid continua a essere una parte integrante delle vite di ogni cittadino del pianeta, a partire da quelle dei cinesi, dove una nuova variante continua a mietere vittime. "Stiamo pensando di prorogare l'obbligo dei tamponi per i passeggeri cinesi in arrivo in Italia fino al 15 febbraio o a fine febbraio, per maggiore sicurezza, anche se i dati Covid nell'ultima settimana sono scesi molto" ha detto proprio questa mattina il ministro alla Salute Orazio Schillaci.

La genovese a Shanghai durante il lockdown: "In periferia non arriva il cibo" - LA TESTIMONIANZA

Una polmonite anomala che ha bloccato l'Italia, che poco dopo quel giorno di 3 anni fa è diventata l'epicentro mondiale del virus dopo la Cina. "Poi però ricerca, intuizione e testardaggine clinica ci hanno aiutato a elaborare risposte vincenti per combattere la malattia ma soprattutto prevenirla".

 

ARTICOLI CORRELATI

Venerdì 27 Gennaio 2023

Covid, Bassetti: "3 anni da inizio emergenza, il virus va vissuto come fosse normalità"

Il 31 gennaio fu il giorno in cui ufficialmente iniziò la fase emergenziale
Lunedì 23 Gennaio 2023

Covid e influenza, numeri e ricoveri in calo. E gli ospedali riconvertono i reparti

"Il covid ha allentato la sua pressione, ci sono sempre nuovi casi ma grazie a copertura vaccinale e che circola tra i giovani in abbondanza, ci troviamo di fronte a una epidemia che è da una parte in calo e dall'altra porta un ridottissimo numero di ricoveri ospedalieri": calano dunque i numeri del
Venerdì 20 Gennaio 2023

Cina, Bassetti: "In un mese e mezzo il 30% dei morti totali per covid"

L'infettivologo: sono preoccupato per questa situazione, da medico mi fa male vedere che tante persone avrebbero potuto essere salvate
Lunedì 16 Gennaio 2023

Covid, Pontali: "I ricoverati gravi non sono vaccinati, mortalità più alta per loro"

La mortalità per covid è più alta sia per chi non si è vaccinato, sia per chi non lo ha fatto adeguatamente (LEGGI QUI). I dati sono dell'Istituto superiore della sanità. E in ospedale in Liguria i ricoverati più gravi continuano a essere le persone fragili che non sono adeguatamente vaccinate.  Lo
Sabato 25 Febbraio 2023

Dall'archivio storico di Primocanale, 2020: il primo caso di Covid in Liguria

GENOVA - I primi due casi in Italia furono confermati il 30 gennaio 2020, quando due turisti provenienti dalla Cina risultarono a Roma positivi al virus SARS-CoV-2. Un focolaio di infezioni venne successivamente rilevato il 21 febbraio 2020 a partire da 16 casi confermati a Codogno, in Lombardia, au
Sabato 28 Gennaio 2023

Geo Barents, Toti: "Migranti stanno bene, alcuni positivi al covid"

Il governatore, dopo il suo sopralluogo, ha fatto sapere che solo pochi minori rimarranno alla Spezia: il resto verrà smistato al Nord, in regioni come Piemonte e Toscana
Lunedì 30 Gennaio 2023

Geo Barents, migranti positivi al covid fuggono dall'ospedale di Sarzana

In tutto erano 17 le persone salvate dal rescue vessel battente bandiera norvegese a largo della Libia poi trovate positive al covid 19 e quindi trasportate all'ospedale San Bartolomeo