GENOVA - Domenica 12 marzo si celebra la ricorrenza della giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari.
Ogni anno, infatti, sono circa 3.000 le aggressioni che si verificano nel nostro Paese contro medici e personale sanitario e mediamente 1.200 le denunce ricevute dall’INAIL.
La giornata è volta a sensibilizzare la cittadinanza a una cultura che condanni ogni forma di violenza nei confronti dei lavoratori della sanità, e cade in concomitanza con la Giornata europea contro la violenza sui sanitari indetta su proposta del Consiglio degli Ordini dei Medici europei (CEOM), per assicurare una maggiore rilevanza ed efficacia alle attività di sensibilizzazione.
Tali folli circostanze non riguardano solo il personale di aree cliniche e servizi tradizionalmente più esposti (personale di pronto soccorso, psichiatri o CUP, così come medici di medicina generale), ma sta interessando in maniera non trascurabile anche il personale di reparti e servizi dove il legame di fiducia tra pazienti/familiari e sanitari era considerato esente da tensioni quali l’area materno-infantile, gli ambulatori e tutti i servizi amministrativi a diretto contatto con l’utenza.
L’Ordine dei medici desidera sensibilizzare l’intera opinione pubblica su questa tematica affinché questo irrazionale clima d’odio veda presto la fine.