GENOVA - Oltre 50 studi clinici, 450 articoli pubblicati con oltre 22000 citazioni dal 2020 ad oggi. Più di 4000 trattamenti tra antivirali e monoclonali prescritti e somministrati. Sono alcuni dei numeri degli ultimi tre anni della clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova diretta dal professor Matteo Bassetti che ha un indice di attrazione da fuori provincia e regione che sfiora il 20% nel 2023 con una media negli ultimi tre anni del 15% ciò significa che un paziente su cinque arriva da fuori.
Un'eccellenza della sanità ligure nel mondo come pubblicazioni scientifiche che vanno dal Covid, all'Hiv, passando per antibiotici ed epatiti e che pongono le malattie infettive del Policlinico sul tetto del mondo come gruppo di ricerca.
Sul fronte Covid in questi tre anni sono stati oltre 1600 i pazienti seguiti e circa 1300 i ricoveri all’anno. Più di 20000 prestazioni per esterni (ambulatoriali) e per interni (consulenze). 2500 pazienti seguiti in collaborazione con i medici di medicina generale sul covid e oltre 450 accesi fast track ossia con le persone arrivate direttamente da casa in clinica senza transitare dal pronto soccorso. Sono stati usati 3500 antivirali e 1200 monoclonali.
I ricoveri di pazienti Covid positivi nella Clinica di malattia infettive del Policlinico San Martino di Genova nel 2022 sono stati 120, l'86% in meno rispetto agli 870 ricoveri dell'anno precedente. La proiezione 2023 prevede un ulteriore calo dei pazienti covid positivi ricoverati nel principale ospedale della Liguria attorno alle 70 unità, l'85% in meno rispetto ai 480 ricoveri del 2020 anno di scoppio della pandemia.
"I dubbi sull'efficacia dei vaccini anti covid ce li aveva chi in qualche modo si è posto contro la medicina e contro la scienza, in realtà i vaccini ci hanno portato fuori da tutto e continuano a funzionare in maniera egregia - sottolinea l'infettivologo Bassetti - prova ne è che il nostro reparto che ha avuto circa 1.500 ricoveri covid in tre anni oggi è praticamente vuoto. Il Covid non sparirà definitivamente, continuerà a circolare comportando casi complicati solo qualche volta grazie ai vaccini e alle conoscenze che abbiamo, dagli antivirali all'uso dei farmaci fino alla gestione del paziente".
IL COMMENTO
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