L'ordinanza regionale ligure di applicazione delle indicazioni date dal ministro della sanità Schillaci nei giorni scorsi è pronta: per il prof Bassetti, che con il DIAR malattie infettive di Regione Liguria ha contribuito alla sua stesura, sancisce che l'emergenza è finita ma anche che la Liguria è più avanti rispetto ad altre regioni. Sia sul fronte delle mascherine, sia sul fronte dei tamponi.
Le mascherine: "Il documento dice che bisogna utilizzare la mascherina quando si è a contatto con pazienti fragili, quindi quando si entra nella loro stanza è bene che la mascherina venga utilizzata non solo dagli operatori sanitari ma anche dai visitatori. Nei corridoi, nelle sale mediche, negli studi, a livello ambulatoriale non è obbligatorio. Abbiamo dato una forte raccomandazione di utilizzo a chi ha sintomi respiratori. Se hai la tosse il raffreddore, è meglio se la indossi", spiega Matteo Bassetti, direttore DIAR malattie infettive regionale.
I tamponi: "Sui tamponi abbiamo mostrato di esser avanti rispetto ad altre regioni. Il documento dice che il tampone lo fa chi ha sintomi, chi ha avuto contatti all'interno delle aree ospedaliere o con un caso certo (al quinto giorno) ma non si fanno più i tamponi a quello che cade in motorino in corso Europa o quello che entra per fare la dialisi. Abbiamo cancellato il tampone al pronto soccorso, a chi fa il trasferimento da un reparto all'altro, in una Rsa, e questo dovrebbe rendere il sistema molto più fluido. Anche in questa occasione Alisa, il DIAR malattie infettive e quello di emergenza hanno mostrato di poter far un importante passo avanti. Con questo documento l'emergenza è finita. La Liguria come sempre dimostra che sul covid è più avanti rispetto agli altri".