GENOVA - Stop alle mascherine negli ambulatori medici, resteranno invece nei reparti, ma non nelle zone comuni come per esempio i corridoi, mentre sui tamponi in pronto soccorso si va verso la conferma di quanto deciso dal ministro della salute Orazio Schillaci e cioè saranno fatti solo ai sintomatici.
Il provvedimento ufficiale di Alisa è previsto entro la fine della settimana ma queste, in sintesi, sono le indicazioni emerse da una riunione che si è svolta nella sede di Alisa tra il dipartimento interaziendale regionale delle malattie infettive diretto dal prof. Matteo Bassetti, quello dell'emergenza-urgenza diretto dal dott. Giorgio Ardizzone e dai direttori sanitari.
Obiettivo dare regole uniformi per tutta la Liguria in seguito all'ordinanza firmata da Schillaci che prevede le mascherine obbligatorie nei pronto soccorso, nelle malattie infettive e in presenza di pazienti fragili e anziani così come nelle Rsa.
Entro venerdì Bassetti e Ardizzone dovranno presentare ad Alisa un documento congiunto ma, da quello che risulta a Primocanale, la decisione sulle mascherine è stata presa: confermato obbligo nei reparti ma non nei luoghi comuni come per esempio i corridoi, mentre verranno tolte dagli ambulatori medici.
Sui tamponi in pronto soccorso non è ancora stata presa una decisione ma sembra si confermi anche per la Liguria quanto scritto dal ministro Schillaci e cioè solo a pazienti con sintomi.
Questo - se confermato - significherebbe per i pronto soccorso un ritorno sostanziale alla normalità che mancava da tre anni, da quando con la pandemia si crearono i due percorsi diversificati di accesso.
Richiesta che l'assessore alla sanità di regione Liguria Angelo Gratarola aveva portato proprio all'attenzione del ministro Schillaci nel loro incontro a febbraio a Sanremo e a marzo a Roma.
Punto a parte se invece rendere obbligatori i tamponi per i pazienti in dimissione dai ospedali prima dell'ingresso in rsa.
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