Per la prima volta in Liguria è stato attivato un registro regionale degli impianti protesici mammari, un nuovo strumento per la sicurezza delle pazienti prese in carico dal sistema sanitario. Prevista da un decreto ministeriale e da una legge regionale l'attivazione del registro impone agli operatori sanitari della Liguria che effettuano interventi di impianto o rimozione di protesi mammarie di registrare le procedure chirurgiche eseguite. Sono stati 550 gli interventi chirurgici con protesi mammarie per motivi sanitari effettuati dal sistema sanitario ligure nei primi sette mesi del 2023, in crescita rispetto ai 350 interventi nello stesso periodo dell'anno precedente, senza contare le protesi impiantate per ragioni estetiche.
"Lo scopo principale è quello di garantire un monitoraggio clinico di ogni paziente sottoposta a impianto, - spiega l'assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola - al fine di prevenire le complicanze e migliorare la gestione clinico assistenziale degli eventuali effetti indesiderati ed esiti a distanza. Questo aspetto, tra l'altro, consentirà la rintracciabilità tempestiva degli assistiti in caso di necessità".
"Il registro fornirà uno strumento di monitoraggio epidemiologico, a scopo di studio e ricerca scientifica in campo clinico e biomedico. - illustra la direttrice della Protesica di Alisa Barbara Rebesco - Allo scopo di garantire l'efficacia e la sicurezza del dispositivo a breve e a lungo termine e di programmazione, gestione, prevenzione delle complicanze, controllo e valutazione dell'assistenza sanitaria". La Giunta regionale ha individuato come attore deputato alla gestione del registro l'Azienda ligure sanitaria (Alisa).
IL COMMENTO
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