GENOVA - "In un anno abbiamo raccolto 300mila euro e circa la metà l'abbiamo già donati all'Italia Sarcoma group un traguardo che mai avremmo immaginato ma che ci rende orgogliosi perchè sappiamo che questo era quello che Sofia voleva, quello per cui si è impegnata strenuamente nelle sue ultime settimane di vita". A parlare a Primocanale è Ilaria Sacchitelli presidente dell'associazione 'Sofia nel cuore' e sorella di Sofia morta a 23 anni nella notte tra il 19 e il 20 marzo 2023 a causa di un tumore raro l'angiosarcoma cardiaco.
"Tutto è iniziato un anno fa - ricorda Ilaria - quando Sofia si è collegata con voi di Primocanale l'associazione era nata da pochissimi giorni e nonostante la fatica degli ultimi giorni aveva voluto esserci per raccontare perchè aveva deciso di creare questa associazione".
Sofia, studentessa di medicina del quinto anno presso l'Università di Genova, in pochi giorni era diventata simbolo della lotta alle malattie rare, il suo infatti era un tumore raro che colpisce circa due-tre persone ogni anno per milione di abitanti.
"Non ho molto tempo ma voglio essere utile agli altri dopo di me e poi c'è chi sta peggio - aveva detto a Primocanale Sofia commuovendo lo studio e il pubblico a casa ma questa era Sofia propositiva, sempre volta agli altri.
"Ha lasciato lasciato un’eredità importantissima e devo dire che in questo primo anno è stato fatto tanti tantissimo - racconta Ilaria - innanzitutto abbiamo raccolto una cifra sicuramente molto importante parliamo di circa 300.000 euro che in così poco tempo sono sicuramente un traguardo che mai avremmo pensato, nel frattempo stiamo cercando di portare avanti anche qualcos’altro: sono nate tantissime cose e abbiamo pensato oltre al sostegno della ricerca di fare qualcosa per Genova perché era la sua città e il San Martino l'ha ospitata e quindi pensiamo di comprare e donare alcune apparecchiature ospedaliere".
In questo anno sono arrivati tanti riconoscimenti come la medaglia d'oro dell'Università di Genova che non era mai stata consegnata, ma anche l'intitolazione di un'aula nella facoltà di medicina dell'Università di Genova come la proposta per una strada con il suo nome a Erzelli.
"Per noi Sofia è sempre viva e ci aiuta a parlare di lei e vedere realizzato il suo sogno per noi è importantissimo così come sentire l'affetto di tanti intorno a noi - conclude Ilaria - lei ha sempre pensato agli altri, voleva lasciare speranza ed è quello che ha fatto".