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Sanità

1 minuto e 48 secondi di lettura
di Eva Perasso



I custodi sociali intensificano il loro lavoro per i mesi estivi e nel periodo di caldo maggiore,
quando anziani e fragili soffrono maggiormente e si trovano spesso soli e bisognosi di supporto per le operazioni quotidiane. Quello dei custodi è un progetto regionale strutturato, spiega a Primocanale Andrea Rivano di Cooperativa Agorà, responsabile regionale progetto Custodi e Maggiordomo di quartiere: "Lo portiamo avanti tutto l'anno, l'idea è provare a fare una azione preventiva, non arrivare solo quando le condizioni sono critiche. Il nostro è un lavoro di monitoraggio per tutto l'anno: il custode sociale supporta in modo strutturato l'anziano, abbiamo una grossa rete di 25 enti del terzo settore a livello regionale che collaborano con istituzioni, distretti, servizi sociali".

I numeri delle persone seguite sono importanti: durante l'anno sono 1200-1300 persone, a ogni persona è abbinato un custode. Fa piccole commissioni, interventi, si occupa della gestione delle pratiche, è dunque un riferimento in modo continuativo. "Nel periodo estivo intensifichiamo il lavoro, ci sono una serie di situazioni che nella normalità sono a basso rischio ma in estate possono diventare problematiche. Abbiamo preso in carico altre 200-300 persone", continua Rivano.

Come contattare i custodi? "Ci si rivolge ai servizi territoriali, ai distretti, agli assistenti sociali di riferimento. Si presenta la propria situazione e viene valutato e attivato il percorso. Si individua il custode di riferimento e si attiva il servizio. L'anziano ha il numero di riferimento del "suo" custode. Il progetto ha attivato al momento 145 custodi sociali, ognuno naturalmente gestisce più anziani", spiega il responsabile di Agorà.

Grazie al lavoro e al supporto di diversi enti del terzo settore, si interviene poi anche sulla socialità degli anziani seguiti: a loro si segnalano luoghi dove passare tempo in compagnia e al fresco, si organizzano servizi di trasporto sociale, attività di socializzazione, con una serie di progetti legati all'invecchiamento attivo e al benessere delle persone più anziane.

Continua poi il lavoro dei "maggiordomi di quartiere", sono ottanta sul territorio ligure, con 52 punti di presidio in tutta la regione, 25 sportelli diffusi. Per avere informazioni e usufruire del servizio è sempre attivo il numero verde regionale 800593235, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20.

 

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