GENOVA - A 50 giorni dalle elezioni l'ordine degli infermieri non ha dubbi e alla nuova Giunta regionale che ci sarà rivolge un vero e proprio programma: "Istituzione immediata di una cabina di regia tra Regione - Università - Ordini infermieri; aumenti contrattuali regionali per il trattamento accessorio agli infermieri che lavorano in settori di particolare disagio e sui turni nelle 24 ore (pronto soccorso, area medica e cronicità); regolamento regionale per la mobilità degli infermieri da una azienda all'altra; regolamento regionale per l'esercizio della libera professione anche tra Aziende sanitarie pubbliche e privato convenzionato; benefici economici agli studenti che si iscrivono al corso di laurea di infermiere (riduzione tasse universitarie, incentivi economici).
Richieste che arrivano a neanche una settimana dal test di ammissione ai corsi di laurea in infermieristica con dati allarmanti: 21.250 iscritti al test d’ingresso per 20.714, stessa situazione in Liguria dove per il secondo anno consecutivo c'è stato un numero di iscrizioni pari al numero dei posti banditi: 450 posti e 449 candidati. E considerando che ci sono sempre molte rinunce, per esempio per la necessità di trasferirsi in altre città e regioni, molto probabilmente non verranno coperti tutti i posti di quello che ormai non è più un corso a numero chiuso visto che guardando ai numeri per un posto c’è una sola candidatura.
In un futuro, non troppo lontano, il rischio è quello di non avere abbastanza infermieri in Italia e anche in Liguria.
Un calo di domande al test d'ingresso a livello nazionale del 10% (2.377 iscritti in meno) che è una realtà nonostante il bisogno di queste figure professionali sia in costante crescita. "La riforma della sanità territoriale in Liguria necessità di ben 510 infermieri allo scopo di attuare le strutture previste dal PNRR (piano nazionale ripresa e resilienza ndr) che vadano ad aggiungersi ai circa 10.000 infermieri che lavorano nella sanità pubblica regionale" spiega a Primocanale Carmelo Gagliano presidente dell'ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Genova.
"Oggi in Liguria ogni anno vanno in pensione ben 350 infermieri e riusciamo a laurearne solamente 280 con un saldo negativo di almeno 70 infermieri all'anno che nei prossimi 10 anni determineranno una carenza di almeno 1300 infermieri - sottolinea Gagliano - con il rischio di dover chiudere servizi e reparti in considerazione che le assunzioni consentite riescono a coprire esclusivamente il 50% dei posti vacanti.
In Italia mancano circa 85mila infermieri ma 30mila sono fuggiti all’estero. Oltre ad avere pochi iscritti al test, l’altra problematica da non dimenticare è che i corsi di infermieristica hanno un tasso di abbandono del percorso di studi molto alto, pari al trenta per cento, che dovrebbe far pensare a una valutazione della struttura attuale.
Non solo infermieri sempre più introvabili ma anche medici dell’emergenza, anestesisti, infettivologi e gastroenterologi e questo non può che preoccupare a fronte di una popolazione che continua a invecchiare con una serie di patologie sempre più croniche.