Sanità

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di Tiziana Oberti

GENOVA - Un medico o un politico? La campagna elettorale deve ancora entrare nel vivo ma a poche ore dalla ufficializzazione di Andrea Orlando come candidato presidente della Regione Liguria per il centrosinistra e con un centrodestra che dovrebbe sciogliere le riserve entro questa settimana tra gli incontri politici e meno si parla già di chi potrebbe essere il nuovo assessore alla sanità.

In qualsiasi campagna elettorale che sia per le politiche, le regionali o le europee c'è una certezza e cioè che al centro dei programmi c'è la sanità e che tutto quello che è stato fatto dall'amministrazione precedente non va bene. Non fa eccezione questa campagna elettorale per chi dovrà governare la Liguria. La sanità è un tema centrale per ognuno di noi ma anche perché interessa quasi l'80 per cento del bilancio regionale. 
 
Tra i corridoi della politica, ma anche tra le corsie ospedaliere, sono quattro i nomi che vengono dati nella rosa del campo largo come possibili futuri assessori regionali alla sanità. Al momento sono due medici e due politici. 
In pole position sembra esserci un tecnico Paolo Cremonesi, dal 2002 direttore del pronto soccorso dell'ospedale Galliera di Genova, segretario dell'ordine dei medici e degli odontoiatri della Liguria, presidente della società italiana di medicina e urgenza della Liguria. L'anno scorso aveva smesso di fare elisoccorso dopo quasi 30 anni. I tempi potrebbero essere dalla sua se si considera che nel 2025 andrà in pensione. Se così fosse dovrebbe però rinunciare alle cariche in SIMEU e nell'ordine che però andrà a rinnovarsi a fine mese. Specialista molto apprezzato sarebbe - per formazione e background - in continuità con l'attuale assessore Angelo Gratarola, anche lui medico che ha lavorato nell'emergenza arrivando a dirigere il Diar (dipartimento interaziendale regionale medicina urgenza) ligure, e un passato nell'elisoccorso in Lombardia. I due tra l'altro hanno lavorato a stretto contatto durante la pandemia.
 
In molti invece danno quasi per certa la nomina di Gianni Pastorino, un passato da sindacalista, capogruppo regionale di Linea Condivisa e vice presidente della Commissione Sanità, che in questi anni in consiglio regionale è stato tra i più battaglieri sui temi della sanità.
 
Nelle ultime ore però qualcuno ha fatto il nome di Claudio Gustavino, attuale direttore della ginecologia e ostetricia del Policlinico San Martino di Genova, con un passato di politico prima come consigliere comunale a Genova, poi come consigliere regionale, presidente della II commissione salute e sanità con la giunta Burlando ed eletto senatore per il Pd nel 2008.
 
Al momento tra i nomi che circolano tra i cosiddetti beninformati, c'è quello di una sola donna, quello di Katia Piccardo, referente della sanità nella segreteria regionale del Pd a partire dall'ottobre 2023, sindaca di Rossiglione che ha mancato per pochi voti l'elezione in Parlamento. Molto conosciuta sul territorio e portavoce della Valli Sturla, Orba e Leira potrebbe essere nominata come richiesta del partito democratico che sicuramente vorrebbe un assessorato tra quelli più di peso. 

Fuori dai giochi sembra essere Claudio Montaldo, assessore regionale alla sanità nelle due giunte di Claudio Burlando, dal 2022 sindaco di Ceranesi. Sempre tra i corridoi della politica c'è chi si chiede per chi tifi, considerando la sua opinione ancora ascoltata. Vedremo.