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Sanità

I casi sono 15. Non siamo davanti a una quinta ondata, dice l'infettivologo. Crescono i contagi ma i ricoveri rimangono stabili.
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di Tiziana Oberti
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GENOVA - Crescono i contagi da covid-19 in Italia e in Liguria, aumenta il numero di classi nuovamente in quarantena, ma per l'infettivologo Matteo Bassetti "non siamo davanti a una quinta ondata". Anzi, a preoccupare semmai c'è altro: per esempio il numero di casi di influenza e gli ultimi ricoverati per questo virus nelle ultime ore.

"E' vero che crescono i contagi ma non c'è stato un impatto sui ricoveri ospedalieri", spiega a Primocanale il professor Matteo Bassetti, direttore del DIAR Malattie Infettive di Regione Liguria. "Questo aumento dei contagi è dovuto ai tamponi: il tampone infatti, mentre prima veniva fatto senza criterio, magari per andare a trovare la nonna o perché qualcuno ci consigliava di farlo, oggi si fa in modo mirato. Ecco perché la percentuale è più alta, fino al 12 per cento a livello italiano. Andiamo a cercare il virus dove sappiamo di trovarlo". 

"E' giusto continuare a vigilare ma non è giusto allarmare, non siamo davanti a una quinta ondata", dice Bassetti. "Attenzione perché ci sono anche altri problemi: noi nelle ultime ore abbiamo ricoverato due persone per influenza H3-N2 e mi risulta che siamo di fronte a una quindicina di casi già diagnosticati dai laboratori nelle ultime due settimane".

 

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