Sanità

I dati mostrano una bassa copertura vaccinale in Ucraina, spiega Bassetti: "La vaccinazione nel popolo ucraino è al 30%, con tripla dose ancora meno del 20"
1 minuto e 51 secondi di lettura
di T.O.

 GENOVA-"L'emergenza in Ucraina può rappresentare un problema per un eventuale fuoco di ritorno di questo virus" Così l'infettivologo Matteo Bassetti ai microfoni di Primocanale. 

Il basso numero di ucraini vaccinati potrebbe portare con se, nel viaggio che molti stanno intraprendendo scappando dalla guerra e arrivando in Italia, una nuova variante Covid. Per questo serve cautela e attenzione a livello sanitario durante gli arrivi, ma non solo per il coronavirus: "La situazione in Ucraina è esplosiva a livello economico e sociale ma anche dal punto di vista sanitario - spiega Bassetti -: la vaccinazione nel popolo ucraino è al 30%, con tripla dose ancora meno del 20."

A preoccupare anche la presenza nel paese di altre malattie virali per cui, secondo il professore, è necessario un attento screening: "Non solo il Coronavirus ma ci sono tante malattie infettive nel mondo e anche in Ucraina".

"Ricordo che proprio in Ucraina poco tempo fa erano stati trovati diversi focolai Covid e per le altre malattie infettive, ricordo che in ucraina erano stati trovati diversi focolai di poliomelite."

Spiega l'infettivologo genovese.

Il ministero della Salute raccomanda di offrire ai rifugiati dall'Ucraina in arrivo in Italia anche le vaccinazioni di routine, segnalando "notevoli criticità dovute alle basse coperture vaccinali in quel Paese e il recente verificarsi di focolai epidemici, come l'epidemia di morbillo nel 2019 e il focolaio di polio iniziato nel 2021 e tutt'ora in corso nel Paese". Lo evidenzia la nuova circolare del ministero della Salute 'Crisi Ucraina - Prime Indicazioni per Aziende Sanitarie Locali'. Tale situazione, si sottolinea, "affonda le radici in anni di difficoltà organizzative e di approvvigionamento di vaccini, oltre che in una lunga storia di esitazione vaccinale nel Paese, ampiamente diffusa sia nella popolazione generale che fra gli operatori sanitari".

Oltre a rappresentare "un ostacolo per l'adesione all'offerta vaccinale in fase di accoglienza, questo - rileva il ministero della Salute - può ulteriormente aumentare il rischio che si sviluppino focolai epidemici di malattie prevenibili da vaccino nelle strutture deputate all'accoglienza dei migranti, già favorito dalle precarie condizioni igienicosanitarie associate alla crisi e al fenomeno migratorio stesso". Per le vaccinazioni di routine, il calendario vaccinale Ucraino, rileva la circolare, prevede le seguenti vaccinazioni: Epatite B, TBC, Difterite, Tetano, Pertosse, Polio, Haemophilus influenzae b, Morbillo, Parotite, Rosolia.

 

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