Secondo Proekt, testata giornalistica di inchiesta russa, il presidente russo Putin soffrirebbe di cancro alla tiroide: anche se il Cremlino ha smentito la notizia, un carcinoma alla tiroide non porta quasi mai a prognosi sfavorevoli, commenta a Primocanale il professore associato di chirurgia endocrina al Policlinico genovese Michele Minuto.
"Il fatto che Putin abbia avuto o abbia in corso un cancro alla tiroide non preoccupa sulla sua prognosi perché in realtà la maggior parte dei carcinomi tiroidei se trattati in maniera adeguata riescono non a guarire ma a creare una sorta di convivenza con i loro ospiti. Difficilmente chi ha un cancro alla tiroide ha una prognosi sfavorevole", commenta Minuto.
Anche se la prognosi difficilmente è grave o mortale, i casi di cancro alla tiroide stanno comunque aumentando, come conferma Minuto: "Il carcinoma della tiroide è la più frequente neoplasia endocrina ed è uno di quelli che ha il più rapido incremento negli ultimi anni. Aumenta il numero di casi di carcinoma tiroideo probabilmente perché aumentano le diagnosi su quelli piccoli. Si è però notato che aumentano in effetti anche quelli più grandi. Questo significa che l'aumento dei numeri non è legato solo alle maggiori diagnosi ma al fatto che ci siano degli inquinanti che sono in grado di causarne l'aumento. Nella maggioranza dei casi si tratta comunque di un carcinoma che ha una ottima prognosi".