GENOVA - Dopo il danno, la beffa. Il Genoa sconfitto a Parma fa i conti con un’emergenza che crea problemi per organizzare la partita di Palermo in calendario venerdì sera al Ferraris.
Ilsanker, nemmeno convocato, Bani, rimasto a guardare e Criscito, infortunato durante il match con i ducali, sono a forte rischio stop non solo per la prossima gara. Gli esami clinici daranno il verdetto. Una domenica da dimenticare per Gilardino al suo primo stop da quando è in panchina. Alla fine della partita il tecnico si è preso la responsabilità della sconfitta. Troppo brutto il Genoa visto con un Parma che ha fatto il minimo per vincere.
Primo tempo con un’occasione per Coda che di testa spreca un assist di Aramu e poi più nulla con Gudmundsson e compagni senza ispirazione e senza grinta. Il Parma passa in vantaggio e di fatto la partita si chiude senza che il Grifine faccia atti di presenza. La mazzata arriva poi ad inizio ripresa con Fourneau che concede un rigore a dir poco generoso agli emiliani per tocco di mano di Dragusin. Il Var interviene ma l’arbitro non cambia decisione.
Sul Genoa è notte fonda e ora sono due partite senza segnare un gol e con quasi zero tiri a favore. Mentre il Frosinone è ormai distante, i rossoblu tengono il secondo posto dopo la sconfitta della Reggina, ma col Palermo (Haps ancora squalificato) i tifosi che al Tardini erano in 4000 chiedono un altro atteggiamento e ovviamente la vittoria. Altri passi falsi sarebbero inaccettabili. Dopo 7 turni con 5 successi e due pareggi uno scivolone per Gila ci sta, ma la squadra è apparsa spenta e anche i cambi in corsa di giocatori e modulo non hanno inciso. Servirà ricaricare le pile con la speranza di non perdere giocatori considerato che nel finale di gara c’è stata un po’ di baruffa tra giocatori e bisogna vedere cosa ha scritto Forneau