CAGLIARI - Genoa in campo in Sardegna contro il Cagliari di Claudio Ranieri. Out Coda e Aramu Gilardino chiede ai suoi una prestazione di solidità contro quella che a inizio campionato era accreditata come una delle pretendenti alla promozione diretta. Anche Strootman assente a causa della febbre. Nella tarda mattinata a causa del forte vento su Genova il volo dei rossoblù è stato costretto a partire in ritardo rispetto al programma iniziale. Per il Genoa secondo in classifica l'occasione per tenere i sardi a debita distanza che invece lottano per entrare nei play off. Sono 46 i punti raccolti fin qui dal Grifone mentre il Cagliari si trova in ottava posizione con 37 punti.
Gli schieramenti - Il Genoa di Gilardino in campo con Martinez in porta, difesa a tre con Dragusin, Bani, Vogliacco. Sugli esterni Sabelli e Criscito, in mezzo al campo Badelj e Frendrup, in avanti Jagiello, Gudmundsson e Puscas. I sardi schierati con un 4-3-1-2: Radunovic a difendere i pali, linea difensiva composta da Altare, Dossena, Goldaniga, Zappa. In mediana Rog, Makoumbou e Barreca con Mancosu e Luvumbo in appoggio all'ex Lapadula. Cagliari in maglia tradizionale rossoblù, Genoa in completo bianco. Circa un centinaio i tifosi del Genoa giunti in Sardegna.
Primo tempo - Prima fase di studio tra le due compagini con i padroni di casa più intraprendenti e il Genoa che si difende con ordine. All'8 Puscas lamenta una trattenuta in area ma l'arbitro Valeri fa giocare. Rog si fa ammonire per una trattenuta su Gudmundsson. Poco dopo lo stesso Rog lascia il campo a Kourfalidis per un problema fisico. Poco dopo la prima grande occasione del match capita sulla testa di Vogliacco che però spara alto sopra la traversa. Passano un paio di minuti e Martinez rischia di combinarla grossa, rinvia male e la palla finisce sui piedi di Lapadula che però non è bravo a sfruttare l'occasione. Match aperto alla Unipol Domus. Vogliacco è attento e ferma un'offensiva dei padroni di casa orchestrata da Lapadula e Luvumbo. Passata la mezz'ora grande occasione per Puscas che sfrutta una palla vagante e conclude forte ma Radunovic è attento e respinge il tiro. In uno scontro in area resta a terra Bani che necessità dei soccorsi. Ancora Puscas ha la palla per sbloccare il match ma si vede chiuso da Altare in angolo.
Secondo tempo - La ripresa inizia col brivido: Sabelli trattiene Luvumbo e l'arbitro Valeri assegna il rigore per i sardi. Dopo contro il var la decisione si tramuta in punizione dal limite con il fallo iniziato fuori dall'area di rigore e con Sabelli ammonito. Nel mentre Sturaro ha preso il posto di Bani. Il Cagliari preme alla caccia del vantaggio, ci provano in serie Lapadula e Nandez: l'argentino trova anche la via della rete ma il gol è annullato per fuorigioco. Il Genoa bada soprattutto a difendersi nella prima parte della ripresa. La reazione è affidata a Gudmundsson il cui tiro al 61' è respinto con i rossoblù che chiedono un fallo in area su Sturaro. Poi l'arbitro Valeri accusa un problema a un polpaccio ed è costretto a lasciare il campo: al suo posto subentra il quarto uomo Monaldi. La curiosità è che anche nel corso del match in contemporanea tra Modena e Ascoli si è verificato un problema simile che ha costretto il direttore di gara a lasciare il campo al rispettivo quarto uomo. Martinez è attento su Pavoletti. I minuti scorrono veloci senza troppi sussulti. Si arriva la recupero con l'arbitro che assegna 8 minuti da giocare extratime.
IL TABELLINO
Cagliari-Genoa 0-0
Cagliari (4-3-1-2): Radunovic; Altare, Dossena, Goldaniga (46' Nandez), Zappa; Rog (13' Korfalidis), Makoumbou, Barreca (71' Azzi), Mancosu (71' Pavoletti), Luvumbo, Lapadula. Allenatore Ranieri.
Genoa (3-5-2): J. Martínez; Dragusin, Bani (46'Sturaro), Vogliacco, Sabelli, Badelj, Frendrup, Criscito, Jagiello (56' Haps), Gudmundsson (80' Dragus), Puscas (80' Salcedo). Allenatore Gilardino.
Note: ammonito Rog (C), Dragusin (G), Goldaniga (C), Vogliacco (G) Makoumbou (C).
Arbitro Paolo Valeri di Roma, assistenti Di Gioia e Raspollini, quarto uomo Monaldi, al Var Mazzoleni, in postazione Avar Muto.