LA SPEZIA - Dall'arrivo di mister Semplici sulla panchina dello Spezia, le Aquile hanno confezionato cinque punti nelle ultime tre partite, che coincidono con due pareggi contro Udinese e Verona e una vittoria nell'ultimo match contro l'Inter.
D'altronde si sapeva, le potenzialità per fare meglio con questa rosa c'erano allora e ci sono attualmente, date alcune individualità di assoluto spessore per una squadra che deve salvarsi: bastava solo fare le cose "Semplici", mettendo tutti nelle condizioni di dare il proprio contributo, restituendo fiducia e tranquillità mentale a dei ragazzi che forse l'avevano un po' smarrita.
Vedere finalmente una squadra capace di cambiare a gara in corso, di reagire davanti alle difficoltà, ma soprattutto di soffrire coesa senza dare quella sensazione di poter subire gol da un momento all'altro, che troppo spesso ha caratterizzato le prestazioni di questa stagione, fa capire che qualcosa nella testa dei calciatori dopo l'arrivo di Semplici è cambiato.
Altro fattore determinante è l'aver ritrovato la vera essenza di questa maglia, che da sempre vive in simbiosi con il suo splendido pubblico e la sua gente: il tecnico toscano è riuscito a riportare quel connubio necessario tra squadra, società e tifosi che mancava ormai da troppo tempo, rispolverando a tutti gli effetti la figura del dodicesimo uomo in campo, fondamentale per una squadra che lotta nelle zone calde della classifica.
Ora, nulla è stato fatto e la strada è sicuramente ancora lunga e impervia, ma a sensazione, se il "buongiorno si vede dal mattino", il percorso imboccato è quello giusto.