Detto che l'impatto del nuovo tecnico Alexander Blessin è andato oltre le più rosee previsioni visto che il Genoa ha giocato con l'Udinese una partita gagliarda che avrebbe meritato di vincere, restano però sempre i soliti problemi. Il più grosso è il gol perduto.
Per sei volte al Ferraris il Grifone non ha segnato e soprattutto se Destro non la butta dentro (in casa ultima rete nel derby con la Sampdoria) nessuno ci pensa.
Ekuban da mesi ha messo grande volontà, ma non ha mai siglato in campionato pur essendo sempre titolare perché il convento non passa altro. Yeboah con i friulani ha dimostrato di avere forza fisica a e fa i movimenti giusti, ma si è mangiato un gol enorme. Peccato perché poteva essere la svolta.
Anche Destro non è parso il solito, ma lui non ha più nulla da dimostrare. Semmai ha dato fastidio il modo in cui è sceso in campo nel finale Caicedo. Possibile che Buksa faccia peggio? Senza cattiveria, senza mordente. Il Genoa in campionato non ha realizzato con lo Spezia, con la Fiorentina e neppure con l'Udinese.
In mezzo il gol di Ostigard con il Milan in Coppa Italia. Il mercato di Spors punta a portare fantasia e fisico per il reparto offensivo: c'è Amiri del Leverkusen nel mirino, così come Holse del Rosenborg. Si attende almeno uno tra Piccoli e Miranchuk dall'Atalanta, ma sembra tutto difficile. Ora per il Genoa ci saranno tre settimane decisive.
Questa che porta alla sosta per cercare subito rinforzi l'altra vedrà la trasferta con la Roma e poi la partita in casa con la Salernitana e quella successiva col Venezia. In 25 giorni si decide tutto. Il segnale che nessuno si vuole attendere è partito, ma ci vogliono i gol. Ma il feeling evidente tra giocatori e il mister tedesco consegna qualche percentuale di fiducia, intercettato anche dai tifosi. È poco, ma meglio di niente.