GENOVA - "Di Luca mi mancano tante cose. Le più recenti sono le sue telefonate notturne, quando parlavamo di Sampdoria. Lui mi chiedeva cosa succedesse all'interno della società, io gli chiedevo dei consigli. Conosceva molto bene la Sampdoria, l'aveva studiata. E aveva una competenza manageriale che pochi giocatori hanno". Così Marco Lanna - attuale presidente della Sampdoria - ricorda l'ex compagno e amico Gianluca Vialli a un anno dalla sua scomparsa, a margine dell'inaugurazione della mostra "Un Uomo, un Campione, Gianluca Vialli" allestita oggi e domani allo stadio Ferraris di Genova con maglie, cimeli e ricordi dedicati al bomber blucerchiato dello scudetto '91.
Com'è noto Vialli nel 2019 era andato vicinissimo a rilevare la Sampdoria insieme agli imprenditori stranieri Dinan e Knaster: quella trattativa però non ebbe esito positivo e toccò poi a Lanna ricoprire il ruolo di presidente dal dicembre 2021 in avanti, in una fase delicatissima nella storia del club. "Quante risate con Luca - racconta Lanna - mi manca per la sua positività. Quando stavi con lui eri tranquillo, sereno. Ti sentivi in un'isola felice. Era sempre col sorriso sulla bocca. Tutte le volte che ci simao rivisti tra di noi era come tornare negli anni '90. C'era il piacere di stare assieme. Luca era un trascinatore coi suoi scherzi, le sue battute, la sua voglia di vivere. Un giocatore che io riconosco con la maglia blucerchiata. Un campione universale, ogni sportivo lo ha apprezzato. Non solo i tifosi di Sampdoria, Chelsea, Juventus e Cremonese. E chi lo ha conosciuto ne può dire solo bene".
All'inaugurazione della mostra allestita dal Museo Sampdoria la presenza di Riccardo Vialli, il nipote del grande ex sampdoriano: "Una giornata piena di emozioni. Un anno fa ci lasciava lo zio. Durante quest'anno ho conosciuto una persona speciale attraverso i ricordi dei suoi ex compagni e di chi lo amava. Una persona che quasi non avevo conosciuto. Domenica ci sarà la Supercoppa femminile a Cremona e gli intitoleremo il settore distinti. Lunedì poi ci sarà un bellissimo evento al teatro Carlo Felice a Genova per raccogliere fondi per i centri Nemo di Milano e Arenzano. Senza Luca per a mia famiglia è stato un anno duro. Ma tutto l'amore che abbiamo ricevuto ci ha dato la forza per superare quest'anno".
Da Francesca Mantovani - figlia del compianto Paolo Mantovani, il presidente della Samp d'oro anni '80 e '90 - un aneddoto su un passaggio di Vialli al Milan che non si è poi verificato da calciatore. "Ricordo che ero in montagna per i cavoli miei quando mi chiamò mio papà e mi passò Berlusconi. Io ero giovane all'epoca, a malapena sapevo chi fosse. Il cavaliere mi salutò e mi disse che voleva portare Vialli al Milan. Io risposi che non se ne parlava nemmeno - racconta Francesca Mantovani - e lui disse che Luca avrebbe avuto un bell'appartamento e un bell'ingaggio. Io risposi che guadagnava bene anche a Genova e che voleva vedere il mare dalla finestra. Chiesi a Berlusconi se loro avevano il mare e mi rispose di no. E gli dissi che Vialli non poteva muoversi. Lui allora mi rispose dicendo che mio papà glielo aveva detto che sarebbe stato un osso duro. Io qualche giorno dopo a mio padre dissi che avrebbe anche potuto avvisarmi prima di passarmi il Berlusca. E lui mi rispose dicendo che già sapeva che cosa gli avrei risposto".