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di Marco Bisacchi

GENOVA - L'inizio della nuova stagione della Sampdoria è un film già visto. Brutta sconfitta in casa all'esordio contro la Reggiana, dopo una prestazione davvero negativo per i blucerchiati. Come successo già l'anno scorso, quando la Samp perse le prime due in casa con Pisa e Venezia. Ma adesso - almeno sulla carta - la squadra si presenta molto più esperta e rinforzata.

"Mi sembrava di rivedere le prime partite dell'anno scorso con la testa piena, poco coraggio, molta apprensione. Quando la testa è piena, normale che non funzionino anche le gambe. Confusione, poca lucidità forse anche per la pressione di dover fare una bella partita - dice Pirlo - un discorso fisico ma dipende anche dalla testa. Quando hai voglia di voler dimostrare qualcosa poi si ripercuote anche a livello fisico. Poche idee, mai lucidi. Non deve succedere. Dobbiamo togliere pressioni a questi ragazzi. Ci vuole pazienza, tempo. Il campionato è lungo. Ci sono degli step da fare, la prima cosa è non perdere queste partite. Un errore ci ha condannato. Nel complesso una partita che è stata fatta male. Giochiamo tra tre giorni, abbiamo bisogno e avremo bisogno di recuperare questi tre punti".

Il ritorno a Marassi. "E' uno stadio importante, non è sempre facile restare indenni da questo tipo di pressione. Loro sono stati i primi a perdere questa lucidità, avrebbero dovuto aiutare i giovani".

La mancanza di gioco. "Quando sei di testa pieno, le idee è difficile tirarle fuori. Avevamo preparato un altro tipo di partita. Quando arrivi troppo carico anche le energie mentali diventano difficili da tirare fuori".

Il rigore prima concesso alla Samp e poi tolto dal Var. "Sembrava un chiaro fallo da rigore, Akisanmiro stava calciando in porta. Ora lo rivedrò. O non è stato toccato o non lo so. E' stato chiamato dal Var, è andato a controllare. Sono venuti anche in settimana gli arbitri. Inutile comunque star qui a recriminare. Non avremmo meritato di andare in vantaggio. Non attacchiamoci a questa cosa" dice Pirlo.

Le condizioni di Ghidotti. "Ghidotti si è fatto male su un rinvio, ha sentito tirare".

Lo scarso feeling tra Tutino e Coda. "Tutino stava troppo lontano, lasciava Coda troppo isolato davanti. Si faceva marcare dal difensore. Sono rimasti troppo lontani, hanno dialogato poco".

La brutta prova di Yepes e Bellemo. "Quando non c'è energia è normale che una squadra vada con un ritmo diverso. Quando si allunga il campo le corse sono più lunghe. Una partita sotto tono, anche a livello di intensità".

Perché non è entrato Kasami? "In quel ruolo Benedetti è un po' più offensivo, si butta negli spazi. Kasami si sta allenando bene, avrà i suoi spazi".

Perché parlare di pressione di Marassi, cosa c'è di meglio che giocare davanti a 23 mila spettarori? "Ve l'ho già detto, i primi a sentire la pressione sono stati i giocatori esperti. Io sarei il primo a voler giocare con 80 mila persone. Poi però ci sono ragazzi che magari in questo momento hanno bisogno di un po' di fiducia per esprimersi al meglio. Forse c'era troppa pressione per la prima in casa, poi diventa difficile trasformare l'energia in situazioni positive".

Ora la formazione cambierà con la Salernitana martedì? "C'è competitività in tutti gli allenamenti, ci sarà spazio anche per chi ha giocato poco. Si devono rubare il posto uno con l'altro. Solo così si alza il livello della squadra".

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