Dan Sucu non si ferma più. Attualmente in vacanza nel sud-est asiatico insieme alla moglie, l'azionista di maggioranza del Genoa che il 10 gennaio sarà per la prima volta al Ferraris per l'incontro che vedrà i rossoblù affrontare il Parma ha già bene in mente il piano da portare avanti: mira infatti ad acquisire in breve tempo il 100% delle azioni della società dopo che con l'immissione di 40 milioni di euro ha praticamente tagliato fuori A-Cap, principale creditore dei 777, da qualsiasi ipotesi di incassare denaro sulla base di una possibile vendita del club.
Obiettivo centro classifica
Un'operazione, quella di Sucu, che dall'America è stata fortemente criticata ma che tutti gli esperti finanziari – non solo italiani - hanno sottolineato essere a prova di bomba e non contestabile. Gli obiettivi sportivi sono chiari. Lontano dalle roboanti promesse di Josh Wander e soci che appena arrivati promettevano una veloce conquista dell'Europa, l'imprenditore rumeno, che di calcio ne capisce certamente molto più dei 777 vivendo da anni questo mondo dall'interno in qualità di presidente del Rapid Bucarest, molto più pragmaticamente ha detto di voler costruire un Genoa solido economicamente che possa veleggiare con tranquillità a centro classifica creando anche una forte sinergia tra i due club che gestisce, in Italia e in Romania.
Possibile ingresso di nuovi soci molto capienti
Romania da dove rimbalzano da giorni, su siti molto accreditati, notizie che sottolineano la possibilità che possano entrare nel Genoa assieme a Sucu partner molto più facoltosi come Florin Talpes, imprenditore visionario presidente di Bitdefender, società leader globale nella sicurezza informatica, e soprattutto i fratelli Adrian e Dragos Paval, imprenditori possessori di un patrimonio – secondo la rivista Forbes – pari a 3,2 miliardi di euro.
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