Cronaca

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Agli arresti domiciliari in casa dei genitori per aver perseguitato la sua ex con pedinamenti e telefonate insistenti e minacciose, un genovese di 44 anni aveva chiesto di andare in carcere perché non andava d'accordo con i familiari. Oggi il gup Adriana Petri lo ha condannato a un anno e 4 mesi con rito abbreviato, al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 15 mila euro mentre il risarcimento danni sarà trattato in separato giudizio. Il giudice ha negato la scarcerazione perché l'uomo non ha un domicilio fisso, è senza lavoro ed esiste il pericolo di reiterazione di questo tipo di reato.