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L’Amt si schiera contro i "privilegi", e minaccia di portare i libri dell'azienda in Tribunale, ed i “premi” distribuiti pochi giorni prima delle primarie, clamorosamente contro il piano aziendale che, ufficialmente, prevede la riduzione di tutti gli stipendi, compresi quelli dei dirigenti, del 15%.

Non più di un mese fa, durante l'occupazione del consiglio regionale da parte dei dipendenti dell'azienda, il presidente di Amt Ermanno Martinetto parlava addirittura di fallimento.

Ma pochi giorni prima delle primarie, in azienda comincia a circolare la notizia di 147 promozioni per un costo totale annuo aggiuntivo di 400mila euro, frutto di un accordo tra Amt e sindacati: ogni dirigente ha deciso chi premiare, ed ogni sigla sindacale ha vigilato che la spartizione fosse “equa”.

L'azienda definisce l’operazione come “riparametrazione” degli stipendi. La questione verrà probabilmente discussa nel consiglio di amministrazione dell’Amt questo pomeriggio. “Mi chiedo come sia possibile che Amt approvi un ulteriore costo annuo di questa entità, assolutamente superfluo, quando i numeri indicano la drammaticità della situazione aziendale – ha commentato Enrico Musso, candidato a sindaco di Genova con la propria lista civica – Da un lato si chiedono sacrifici ai dipendenti e si taglia il servizio pubblico, dall’altro si premia qualcuno. Sono politiche di questo tipo che creano il disastro gestionale e che hanno come conseguenza che l'Amt riduca continuamente il servizio ai cittadini, e i sindaci aumentino continuamente le tasse, come peraltro il candidato Marco Doria ha già annunciato di voler fare”.