Cronaca

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Nella tormenta post primarie, nelle variegate analisi sul perch Marco Doria ha vinto imprevedibilmente, tra i dati che ormai fanno storia, resta quella cifra 25.090 le persone che hanno partecipato, 10.000 in meno puliti rispetto alle primarie del 2007 e non solo, la miseria di voti insieme, poco pi di 12.000, raccolti dalle candidate del Pd a fronte di un bacino elettorale che per il Partito che nasce dalla sintesi di DS e Margherita potenzialmente oltre i centomila voti. Dov? finito il popolo della sinistra, quello che disciplinatamente obbediva agli ordini delle segreterie e delle sezioni? Entrambe le candidate erano supportate dai grandi calibri PD: la Pinotti contava su Beppe Pericu, Stefano Zara e Graziano Mazzarello storico segretario PDS fortemente radicato in Val Bisagno. Marta Vincenzi aveva Mario Margini, e Ubaldo Benvenuti segretari a loro volta, il secondo sbologn Adriano Sansa dicendogli che il partito poteva eleggere sindaco chiunque a Genova, volendo. Altri tempi. Guardando la rossa Valpolcevera, che ha sempre garantito un?importante messe di voti da Pontedecimo a Bolzaneto passando per Rivarolo, ha portato in media oltre il 40% dei voti a Marco Doria da poche decine a qualche centinaia, i resti, pochi, se lo sono spartiti Pinotti e Vincenzi. Altra fotografia. Sestri Ponente. Pochi anni fa la delegazione in coro accolse Berlusconi cantando ?Bella Ciao?. Marco Doria sfiora il 50%, quasi mille voti su duemila e rotti. La sostanza: pochi sono andati e la met ha votato Doria. Una messe di voti dissolta. Dove sono finiti gli elettori del PD che pure potevano scegliere due declinazioni della linea politica del partito, la ?storica? Vincenzi e la cattolica Pinotti? Basteranno tre mesi per recuperare?