
"I segnali che abbiamo avuto negli ultimi mesi sono stati fortemente preoccupanti, con molte frizioni tra soci pubblici e privati", ha aggiunto il primo cittadino imperiese, che ha anche detto di avere ricevuto piena fiducia dal coordinamento locale del Pdl, riunitosi ieri pomeriggio.
Ora si cerca di capire cosa succederà in futuro. "Sono convinto che sia complicato capire il quadro, non posso sapere cosa succede all\'Acquamare (la società romana che detiene il 33,3% dele azioni della Porto di Imperia Spa n.d.r.), e se i soci avranno la forza di proseguire nella costruzione del porto", ha dichiarato Strescino, che ha aggiunto: "Se venisse meno la parte privata della società l\'unica strada sarebbe fare un\'altra gara".
Intanto oggi gli ivestigatori hanno perquisito la sede romana della società Acquamare, accusata di avere gonfiato i costi per la realizzazione del porto dagli iniziali 100 a oltre 200 milioni di euro. Fin\'ora sono dieci le persone indagate, di cui due in carcere, due ai domiciliari e sei a piede libero. Per tutti i reati contestati sono di concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato.
IL COMMENTO
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