
Le operazioni sono iniziate con il controllo esatto degli apparati informatici e tecnici, nonché di documentazione cartacea, sequestrati. Un gruppo specializzato della guardia di finanza filma tutta l'attività che si sta svolgendo a porte chiuse in un'aula del tribunale.
Presenti alcune decine tra consulenti, tecnici e avvocati delle parti. Sono circa una ventina gli scatoloni contenenti gli apparati della 'scatola nera'. Vengono aperti con cautela per verificare se i contenuti corrispondono esattamente ai materiali di cui è stato verbalizzato il sequestro.
Il primo scatolone aperto è quello che ha il Vdr (Voyager data recorder), poi via via si è proceduto al controllo degli altri imballaggi. Guida le operazioni il collegio dei periti nominato dal gip. Ogni fase della verifica degli apparati della 'scatola nera' é sottoposta a riprese audio-video effettuate dal gruppo antifrodi telematiche della guardia di finanza. Con questi atti di controllo sui materiali sequestrati l'incidente probatorio sulla scatola nera entra in una fase concreta e operativa.
IL COMMENTO
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