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In corso al tribunale di Grosseto l'udienza in cui i periti nominati dal gip Valeria Montesarchio hanno dato il via all'esame concreto della 'scatola nera' della nave Costa Concordia, dopo l'attribuzione formale degli incarichi fatta sabato scorso.

Le operazioni sono iniziate con il controllo esatto degli apparati informatici e tecnici, nonché di documentazione cartacea, sequestrati. Un gruppo specializzato della guardia di finanza filma tutta l'attività che si sta svolgendo a porte chiuse in un'aula del tribunale.

Presenti alcune decine tra consulenti, tecnici e avvocati delle parti. Sono circa una ventina gli scatoloni contenenti gli apparati della 'scatola nera'. Vengono aperti con cautela per verificare se i contenuti corrispondono esattamente ai materiali di cui è stato verbalizzato il sequestro.

Il primo scatolone aperto è quello che ha il Vdr (Voyager data recorder), poi via via si è proceduto al controllo degli altri imballaggi. Guida le operazioni il collegio dei periti nominato dal gip. Ogni fase della verifica degli apparati della 'scatola nera' é sottoposta a riprese audio-video effettuate dal gruppo antifrodi telematiche della guardia di finanza. Con questi atti di controllo sui materiali sequestrati l'incidente probatorio sulla scatola nera entra in una fase concreta e operativa.