Un esercente di 45 anni è stato rinviato a giudizio dal gip Adriana Petri con l'accusa di sequestro di persona aggravato dall'aver commesso il fatto anche ai danni di una minore.
Secondo l'accusa l'uomo, di etnia asiatica, nel dicembre 2009, avrebbe litigato con la moglie del suo socio, una connazionale, per motivi di gestione del locale e l'avrebbe chiusa nel negozio insieme alla sua bimba di 14 mesi. Il sequestro sarebbe durato una ventina di minuti.
La donna avrebbe attirato l'attenzione dei passanti e sarebbe stato lo stesso esercente ad aprire la saracinesca del negozio facendola uscire.
Il processo è stato fissato al 7 giugno davanti alla prima sezione penale del tribunale. L'uomo precedentemente era stato rinviato a giudizio per violenza privata, ma il giudice monocratico Deplano aveva rinviato gli atti al pm perché procedesse per sequestro di persona.
Cronaca
Sequestra la moglie e la figlia del socio: rinviato a giudizio
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