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Dopo gli ultimi sviluppi dell'inchiesta scommesse a Bari, è destinati a muoversi presto anche la giustizia sportiva.

Entro fine aprile arriveranno i primi deferimenti sul filone dell'inchiesta della procura di Cremona, "ma alla luce dei clamorosi sviluppi di queste ore - ha spiegato il Presidente della Figc Giancarlo Abete - Federcalcio e mondo del calcio hanno un forte interesse perche' al piu' presto la procura di Bari possa trasferire e mettere a disposizione del procuratore federale gli atti dell'inchiesta".

Intanto, dagli atti dell'ordinanza di arresto per Andrea Masiello, emerge che Genoa e Sampdoria non sono coinvolte nella vicenda.

Per quanto riguarda Bari-Genoa 3-0 del 2 maggio 2010, il Gip Giovanni Abbattista scrive che "l'assunto accusatorio non può essere condiviso. Rileva questo giudice come la volontà di alterazione dolosa del risultato dell'incontro sulla scorsa degli elementi appena indicati, si fondi esclusivamente sulle dichiarazioni di De Tullio Nicola, il quale riconosce di parlare sulla base di proprie personali congetture".

Su Bari-Sampdoria si parla, invece, di minacce degli ultrà baresi alla squadra. In sostanza loro avrebbero sconfitto sulla sconfitta del Bari e i giocatori avrebbero dovuto perdere. Ma Marco Rossi, che racconta di come Masiello si sia presentato affermando che c'erano 400 mila euro pronti da dividersi in caso di sconfitta, ha raccontato ai magistrati che lui disse di no alla proposta.