Politica

1 minuto e 51 secondi di lettura
"La gestione del comparto psichiatrico in Liguria è un'indecenza".

Così Lorenzo Pellerano, consigliere regionale della Lista Biasotti, interviene sulla decisione, da parte della Regione, di mettere a gara al massimo ribasso l'affidamento dei malati nelle strutture genovesi .

"A Pratozanino ci sono pazienti che da cinque anni vivono nei container e ora gli ospiti di Quarto vengono messi all'asta come oggetti. Per loro non c'è più rispetto. La giunta Burlando si è ridotta, come al solito, all'ultimo minuto per fare ulteriori valutazioni. Ma su cosa si andrà a risparmiare nella gara al ribasso? Sul cibo, sui pannoloni, sul contratto dei lavoratori. Intanto l'assistenza psichiatrica in Liguria va sempre più alla deriva: se da una parte i pazienti sono spesso considerati alla stregua di numeri o di oggetti, dall'altra si continuano a sommare sprechi su sprechi".

I malati psichiatrici dell'ex ospedale di Quarto saranno affidati, a gruppi di 20, attraverso una gara al massimo ribasso.

Ieri il presidente Burlando e alcuni assessori hanno chiesto di approfondire la pratica, mentre in Liguria, la Regione ha già speso, su questo tema, quasi 7 milioni di euro: un esempio fondamentale è quello della ristrutturazione due padiglioni all’interno del complesso di Pratozanino, l’ex manicomio di Cogoleto, immobili che non sono più di proprietà della Regione perché nel 2007 sono stati venduti a Valcomp Due, costati circa 4,3 milioni di euro.

Nel frattempo i pazienti di Pratozanino sono stati trasferiti “provvisoriamente” (e dopo cinque anni sono ancora lì) in strutture prefabbricate
, per le quali fino a dicembre 2011 sono stati spesi 670 mila euro di affitto. A queste cifre vanno sommati altri 2 milioni di euro, spesi per la Casa Michelini: la residenza per pazienti psichiatrici di Quarto è stata consegnata alla Regione meno di un anno fa e venduta dopo pochi mesi.

"Qualcuno dovrebbe pagare, non solo i pazienti e le loro famiglie. Questi milioni di euro – dice Pellerano – potevano essere utilizzati per migliorare l’assistenza, realizzando strutture pubbliche e migliorando l’integrazione con le realtà convenzionate, altro che gare al ribasso. Sarebbe stato preferibile lasciare ai pazienti ed alle famiglie la possibilità di scegliere del proprio futuro".