“Gli imprenditori genovesi vogliono fare, non vogliono gettare la spugna”: Giovanni Calvini commenta così l’indagine realizzata da Confindustria Genova tra 250 industriali genovesi presentata questa mattina in vista delle Comunali del 6 e 7 maggio. Il sondaggio evidenzia le priorità degli imprenditori genovesi, con altrettante richieste al prossimo sindaco.
Il primo punto in agenda è quello del richiamo degli investimenti da fuori città, ma anche la tempestività nel rilascio delle autorizzazioni da parte di Palazzo Tursi. “Sostenere le infrastrutture e il progetto degli Erzelli” è un altro appello lanciato da Confindustria Genova.
Altra priorità assoluta, secondo l’indagine presentata da Calvini, è lo sviluppo del porto: “Chiediamo che la città assecondi al massimo le linee del piano regolatore portuale che l’Autorità si appresta a varare. Bisogna sostenere non solo la parte dei traffici, ma anche quella industriale”. Gli imprenditori genovesi hanno anche annunciato che hanno pronta una lista di 10 temi sui quali confrontarsi con il prossimo sindaco nei prossimi 5 anni.
Da Calvini una precisazione sulle prossime elezioni comunali: “Da parte nostra nessun endorsement ad alcun candidato”, ha detto il presidente di Confindustria Genova.
Ecco comunque nello specifico i dieci punti di Confindustria "per una Genova a misura di impresa"
1) Creare una struttura amministrativa dedicata in via esclusiva all’attrazione di investimenti e allo sviluppo di impresa, che si occupi dal marketing territoriale fino alla gestione dello sportello unico per il rilascio degli atti autorizzativi
2) Non aumentare e progressivamente ridurre il carico fiscale delle imprese per le materie di competenza comunale
3) Procedere a una estesa liberalizzazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica e alla privatizzazione di quote di proprietà pubblica delle società di gestione, al fine di migliorare la qualità dei servizi stessi e ridurne i costi per i cittadini
4) Migliorare il rapporto con le imprese fornitrici del Comune, riducendo i casi di ricorso al criterio del massimo ribasso e i tempi di pagamento delle fatture nei termini massimi di 60 giorni, nel rispetto della normativa statale e comunitaria
5) Approvare rapidamente il progetto preliminare di PUC, modificandone le parti che frenano l’obiettivo condiviso di intervenire sul tessuto urbano per la sua riqualificazione e attrezzandosi per accelerarne l’attuazione
6) Rispettare i cronoprogrammi dei cantieri aperti per la realizzazione delle nuove infrastrutture (es. nodo ferroviario, strada a mare, metropolitana) e accelerare per l’avvio di quelli programmati (in particolare Gronda autostradale, Terzo Valico, intermodalità dell’aeroporto, accesso a Erzelli, impianti per il trattamento dei rifiuti)
7) Completare e sostenere la piena operatività del Polo Tecnologico di Erzelli attraverso l’insediamento di tutte le funzioni previste (industria tecnologica, università, ricerca, servizi tecnologici e alle imprese, residenze), nel contesto della nuova polarità urbana del Ponente.
8) Definire l’intesa con l’Autorità Portuale per la revisione del PRP al fine di rispondere adeguatamente con un aumento delle aree e delle infrastrutture dedicate a tutte le potenzialità di sviluppo del porto di Genova sotto ogni profilo (funzione commerciale passeggeri e merci, industriale, cantieristica, turistica)
9) Accorpare tutte le entità che si occupano di promozione, accoglienza e informazione turistica della città in un'unica struttura, dotata di professionalità e budget adeguati, al fine di sviluppare al meglio tutti i diversi segmenti dell’industria turistica (congressuale, city tourism, business, culturale, sportivo ecc.)
10) Avviare il processo di creazione della città e dell’area metropolitana, come
dimensioni ottimali per il governo degli interessi e la fornitura dei servizi di livello metropolitano (es. funzioni istituzionali, pianificazione territoriale e urbanistica, gestione del personale, servizi pubblici locali di area vasta, indirizzo e coordinamento dei servizi di livello municipale).
Politica
Comunali, Confindustria: "Non vogliamo gettare la spugna"
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