“E’ andata male - ha osservato il pilota di Ronco Scrivia – ed è colpa mia perché ho sbagliato a scegliere le gomme: nella prima salita, infatti, visto che l’asfalto di stava asciugando, ho optato per quelle da asciutto, con il risultato che ho vanificato un buon tempo prendendo tre birilli perché la vettura non girava di muso. Nella manche successiva, invece, con le gomme da pioggia, ho messo a segno la migliore prestazione assoluta; la terza, invece, non l’ho disputata poiché pioveva davvero forte e non mi sembrava il caso di rischiare”.
Un bel rischio, tra l’altro, Roberto Malvasio l’aveva corso al termine della prima manche quando, tagliato il traguardo, la sua vettura è slittata e, in testa coda, si è diretta verso la postazione dei cronometristi, fermandosi contro il tavolino dei due addetti. “Non stavo andando forte quando la Radical è partita – osserva ancora Roberto Malvasio – ma non mi aspettavo proprio una reazione del genere del mezzo, che ha risentito della gommatura errata. Per fortuna non ci sono state conseguenze: sono riuscito a controllare la sbandata e i cronometristi, realizzando quello che stava accadendo, si sono prontamente spostati”.
A Roberto Malvasio, quindi, altro non è rimasto che il rammarico per non essersi potuto esprimere a dovere. “Cercavo un confronto con i “big” di questa specialità – conclude – ma, evidentemente, non era la giornata più adatta. Anche se il tempo, senza penalità, della prima manche e la migliore prestazione scratch della seconda mi hanno fatto capire che, in condizioni di asfalto asciutto, ci sarebbe potuta scappare una bella prestazione”.
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