Botta e risposta senza esclusioni di colpi tra Marco Doria (centrosinistra) e lo sfidante al ballottaggio Enrico Musso. Parole al vetriolo non volano sul programma bensì su uno spin doctor, nello specifico quello assunto da Musso.
E' Doria ad attaccare rivendicando stile sobrio e spese ridottissime in campagna elettorale anche grazie al impegno di tanti volontari a differenza di Musso che ha fatto venire da fuori "spin doctor reduci da 'brillanti' esperienze parmensi, ovviamente pagati".
"Trovo brutto che Doria per attaccarmi, attacchi il mio ufficio stampa", è la replica di Musso che intanto lancia un appello agli scontenti affinché lo votino. "Ho l'abitudine da sempre, di pagare chi lavora per me, è un brutto vizio, pago e lo metto pure in regola. Spero che faccia lo stesso Doria", aggiunge Musso.
Lo spin doctor del contendere è Aldo Torchiaro, giornalista professionista. E' stato direttore della comunicazione del Comune retto da Pietro Vignali, travolto dalle inchieste e cacciato a furor di popolo, e ha poi collaborato con il commissario prefettizio, l'attuale ministro Anna Maria Cancellieri. "Non ho mai lavorato per i partiti - dice Torchiaro indignato - e neppure per Vignali, ero assunto dal Comune: una pochezza prendersela con lo staff dell'avversario".
Politica
Comunali, candidati litigano gli spin doctor
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