
«Crediamo che non si debba perdere altro tempo – dice Lunardon – e nonostante il decreto Cancellieri che proroga i termini pensiamo che il Bilancio vada approvato entro il 30 giugno». Dal Pd arriva però una proposta sul medio periodo: «Vogliamo avviare un percorso per abbassare l’aliquota sulla prima casa con la rata di settembre. Tra tre mesi avremo certezze sul gettito e potremo far rivedere al rialzo i trasferimento del Governo», ha detto il segretario genovese del Pd, che ha aggiunto: «In ogni caso uno sforzos ull’Imu prima casa va fatto. L’obiettivo è far scendere l’aliquota al 4,5 per mille». Come? «Intervenendo sugli asset delle società non strategiche, rivedendo i premi dei dirigenti, portando avanti una spending review sulla spesa corrente». Secco “no”, invece, alla vendita delle quote del Comune nelle aziende partecipate.
Lunardon lancia un appello a Italia dei valori: per finire Lunardon lancia un appello a Italia dei valori: «Affinchè non metta a repentaglio la maggioranza, ma soprattutto non metta a repentaglio il bilancio del Comune». Per finire un avvertimento: «Non vogliamo inseguire nessuno, possiamo approvare il Bilancio anche senza di loro».
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo