Cronaca

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Lo spread fino a giovedì sera può aspettare. Con un’alzata di spalle e un maniman in più i genovesi e i liguri attendono la grande sfida fra l’Italia del professor Monti e la Germania della cancelliera Merkel. Non si parla d’altro e anche i guai che arrivano dalla sala rossa di palazzo Tursi dove il sindaco Marco Doria galleggia in un mare tempestoso passano, momentaneamente, in secondo piano.

In ogni bar sarà allestita una tribuna, forse verranno allestiti alcuni maxi schermi. Per fortuna – commenta qualcuno  - che la partita è alle 20.45 altrimenti si sarebbero fermati gli uffici.

Primocanale, come sempre, seguirà attesta e post partita con una lunga diretta, con ospiti in studio, collegamenti mobili dalla città, mail, sms e telefonate. Una trasmissione non-stop condotta da Giovanni Porcella che proporrà l’atmosfera ansiogena dell’attesa e della speranza e, poi, quella del dopo, di qualunque dopo si tratti.

Anche la politica starà con gli occhi sui televisori. Già, perché di calcio si tratta, ma è evidente che la sfida Italia-Germania nel tempo della grande crisi e del super-rigore (finanziario ed economico) che ci impone Berlino assume ben altri significati.